Pellegrini (ag. Sarri): “Il mister era furioso dopo la gara col Bologna. Rugani non verrà a Napoli”

Ieri sera nella trasmissione televisiva “Tutti in Campo” in onda su Canale 9 è intervenuto il procuratore di Maurizio Sarri, Alessandro Pellegrini che ha parlato ampiamente della sconfitta del Napoli a Bologna, svelando anche la reazione del tecnico azzurro dopo il triplice fischio: “Il primato in classifica non ha pesato a Bologna. Tra la partita del Dall’Ara e quella del San Paolo con l’Inter c’è continuità. Dopo lunedì c’è stato un calo di tensione da parte della squadra e i giocatori non sono riusciti a ricaricare le batterie in tempo. Sbaglia anche chi parla di calo fisico perché gli ultimi 10 minuti, gli azzurri hanno dominato. Non sono d’accordo sul fatto che il Napoli soffra le piccole, non credo in questa differenza e penso che nell’arco di un campionato sia fondamentale non perdere punti contro le rivali dirette. Per ottenere risultati la cosa determinante è la continuità. Sarri ieri era nervosissimo soprattutto per la delusione procurata ai tifosi venuti in trasferta. Non voleva parlare con nessuno,  ma già da stamattina ha portato l’attenzione alla prossima. Ha passato la giornata a guardare partite del Legia Varsavia e della Roma. Non farà nessuna lavata di testa ai ragazzi, lui è un amante del lavoro. La certezza è che farà analizzare a tutti ogni minimo errore”.

Durante la trasmissione, il procuratore parla degli obiettivi stagionali per gli azzurri: “La sera dopo la firma di Sarri mi chiamarono in molti per chiedermi quali fossero gli obiettivi del nuovo Napoli. Non li conoscevo come non li conosco ora. Sicuramente però uno dei desideri era arrivare a meno di 24 punti dalla Juve e questo mi permetto di dire che lo abbiamo già realizzato”.

Nell’ultima parte della trasmissione l’attenzione è spostata al mercato di Gennaio: “Sarri è un allenatore di campo e non fa il manager. Il suo interlocutore è Giuntoli, è lui che fa il mercato e sceglie i nomi in base alle esigenze del tecnico. Rugani non verrà a Napoli, perché la Juventus punta molto sul giocatore, anche se con Allegri gioca poco”.