È il Napoli dei record quello in formato europeo. Così si chiude la prima fase della competizione, con gli azzurri in cima alla classifica del girone e tutti i punti messi in cassaforte: 18 pieni, raccolti nelle 6 vittorie su 6 gare disputate. Un bottino ricco, incrementato nell’ultimo giro di lancette contro il Legia Varsavia. Poco conta la qualificazione da prima della classe matematicamente già da tempo in tasca, il Napoli non ha fatto alcuno sconto ai polacchi. Lo schiaffo del Dall’Ara ha restituito la giusta consapevolezza agli azzurri e quella voglia di rivalsa che da subito ha contraddistinto la prestazione degli undici scesi in campo a Fuorigrotta. Una rosa ancora nuova, come spesso ci ha abituati Maurizio Sarri dall’avvio dell’Europa League. Spazio alle seconde linee per dar modo a tutti di lasciare il segno.
La rete di Chalobah, la quinta di Callejon, la prima della competizione d’Insigne e la doppietta di Mertens, regalano al Napoli l’ennesima ampia vittoria. Qui c’è poco d’azzardo, il Napoli mette ancora a segno il pokerissimo: 5 i gol fatti al Legia, come quelli messi a segno anche contro Brugge e Midtjylland nelle gare casalinghe. Una manita che potrebbe lasciare indifferenti, ma Napoli – si sa – ha fame sempre. L’unico club ad averle vinte tutte, l’unico ad aver incredibilmente umiliato gli avversari ogni qualvolta ne avesse l’occasione: 22 reti fatte, questo l’ennesimo primato degli azzurri, contro 3 le subite. Numeri da capogiro che collocano il Napoli tra le pretendenti al titolo, quello finora snobbato e affrontato con lo spirito sbagliato. Non si butta niente, così Sarri ha convinto l’intera rosa.
Le motivazioni sono grosse, come la voglia di chi ha poco spazio per mettersi in mostra. Per ora la parentesi Europa rimarrà chiusa fino a lunedì, in attesa di poter colpire e affondare la Roma in campionato. Domenica l’ennesimo banco di prova aspetterà gli azzurri alle porte del San Paolo, nella speranza di poter cancellare il passo falso di Bologna. L’inferno di Fuorigrotta spingerà gli azzurri a raggiungere l’ennesimo risultato positivo, per riprendere la scia positiva fermatasi al Dall’Ara. Fiducia ai titolarissimi, concentrazione ai massimi livelli: stavolta la vittoria conterà più delle ultime europee, ma il risultato preteso da Sarri non sarà poi tanto diverso. Parola al campo allora, prima di catapultarsi ancora nel palcoscenico europeo: lunedì il secondo giorno della verità, per scoprire chi ancora incrocerà la strada degli azzurri.
Articolo modificato 11 Dic 2015 - 17:20