Sono soddisfazioni. Perché diciotto punti in Europa League non li ha fatti nessuno ed una media gol così è veramente impressionante. Sono soddisfazioni perché tutto lo scetticismo iniziale ora è scomparso, come se non ci fosse mai stato. Sono soddisfazioni perché questa squadra c’è, ha sempre fame e che sia il Legia Varsavia o qualsiasi altra avversaria, in campo va sempre con le motivazioni giuste, conscia dell’obiettivo da raggiungere.
Con i polacchi c’erano in ballo i diciotto punti, quelli che Sarri aveva chiesto alla sua squadra. Per fare un passo in più in avanti e brillare nel firmamento europeo: per scrivere la storia, per entrarvi, e gli azzurri ci sono riusciti. Il grande pregio di Maurizio Sarri è quello di dare ai suoi sempre qualcosa per cui lottare, qualcosa per cui valga la pena vincere. Dà ai suoi ragazzi semplicemente motivazioni, li invita a tenere sempre alta la guardia, li esorta a superarsi, a migliorarsi, a cercare sempre la giocata o il guizzo. Che sia il primo minuto di gioco o l’ultimo, che ci sia quota diciotto punti da conquistare o una qualsiasi sfida, il tecnico azzurro è sempre pronto a dare indicazioni ai suoi, a richiamarli, a spronarli. Questa è la grande vittoria di un uomo che, col suo club, entra nella storia delle competizioni europee per club: dalla Serie C ai palcoscenici più importanti.
Questo Napoli è incontenibile: riparte subito, veloce, dopo la sconfitta di Bologna e non teme nessuno. Non importa chi si presenterà sulla strada degli azzurri, perché a febbraio, quando tornerà l’Europa League, ci saranno altri obiettivi già fissati per i quali Sarri chiederà ai suoi di dare anche l’anima. Avere motivazioni e obiettivi è fondamentale, anche per evitare cali come quello dello scorso impegno in campionato contro i felsinei ed il Napoli pare aver capito la lezione del suo condottiero, di Sarri: questa squadra non smette di stupire, perché trova sempre gli stimoli e soprattutto sa reinventarsi, sa adattarsi agli avversari e sa cambiare modo di giocare se sopraggiungono delle difficoltà: concentrazione e duttilità, le due doti che più spiccano all’occhio.
Diciotto punti e si entra nella storia. Ma la corsa non finisce qui: ci sono altri obiettivi da conquistare, altre motivazioni, altri record da abbattere. Perché, in fondo, partita dopo partita, questo Napoli sta scrivendo pagine importanti non solo di una singola competizione, ma della propria, bellissima, infinita storia.
Gennaro Donnarumma
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