Sfida aperta a qualsiasi risultato. Napoli-Roma un tempo era una sfida da tifoserie gemellate. Bello pensare a napoletani e romani mischiati in un unico tifo, un’unica immensa curva grondante entusiasmo. Quell’entusiasmo che i supporter delle due squadre hanno da vendere e da condividere. Invece no, c’è e ci sarà sempre tensione tra due delle tifoserie più belle del campionato.
La partita poi, tra due delle squadre più forti del campionato. Due squadre che si contendono le prime posizioni e che già sono a conoscenza della vittoria dell’Inter ad Udine. Il Napoli per riscattare la sconfitta di Bologna, la Roma per riprendersi dopo il brutto periodo coinciso con la sconfitta a Barcellona e la pessima figura contro il Bate Borisov. Una sfida a tratti tatticamente bloccata nel primo tempo con la Roma che piazza Pjanic su Jorginho per bloccare il gioco del Napoli. Poca costruzione, molto distruzione per la squadra di Garcia che sembra più interessata a depauperare gli attacchi azzurri che ad offendere (magari solo in contropiede). Il Napoli non crea tante occasioni ma dà la sensazione di poter passare seppur la Roma difenda alla grande, tutti dietro la linea della palla. Gli azzurri con il passare dei minuti prendono il sopravvento e chiudono la Roma nella propria area.
I giallorossi sono spesso costretti a buttar la palla lontana cercando e sperando che Dzeko possa tenerla e far salire la squadra. In verità ci riescono molto poco e così il Napoli si affanna per tentare di trovare la strada della rete con pochi esiti.
La Roma sembra in ogni caso lontana parente di una squadra che debba lottare per il campionato. I giallorossi sembrano venuti al San Paolo con il chiaro intento di non prenderle. Ed in effetti non le prendono ma giocando poco e male. Mai un’azione, mai un tiro in porta, mai un’occasione degna di tal nome. Il Napoli ha l’unica colpa di non riuscire a scardinare il muro difensivo della Roma che questa volta è impeccabile. Due le occasioni per Hamsik nel secondo tempo con Szczęsny che si erge a protagonista.
Inutile recriminare, c’è solo da continuare a correre in una stagione a tratti entusiasmante.
Antonio Picarelli
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Articolo modificato 14 Dic 2015 - 00:28