Il Napoli due regala certezze in una serata senza intoppi

La coppa più conosciuta di tifosi partenopei negli ultimi anni. La tornarono ad alzare con Mazzarri battendo la Juventus di Conte in una serata memorabile. La rivinsero con Benitez in panchina, contro la Fiorentina nella triste serata che vide il tragico ferimento di Ciro Esposito.

Una coppa conosciuta, che tutti snobbano ma che poi vogliono vincere. Napoli contro Verona in una sfida che sarebbe potuta essere a senso unico guardando l’attuale classifica di serie A. Del Neri a guidare i veronesi fuori dalle sabbie mobili delle retrocessione, Sarri per tentare dove sono riusciti i suoi predecessori.

Non c’è da stare sereni dopo le inaspettate eliminazioni di Roma e Fiorentina nel pomeriggio (la sconfitta dei giallorossi contro lo Spezia ha del clamoroso) e l’uscita di Palermo e Genoa per mano dell’Alessandria. Risultati che lasciano presagire una sfida tutt’altro che facile contro una compagine per gli azzurri sempre ostica.

Ma gli uomini di Sarri ci hanno abituato alla sicurezza delle prestazioni ed alle certezze del bel gioco anche quando in campo a scendere sono le “seconde linee”. Il tecnico di natali partenopei non abbassa mai la guardia e tiene sulla corda tutta la squadra per raggiungere  ogni possibile traguardo che ci si è prefissati ad inizio anno.

Le seconde linee azzurre annoverano giocatori del calibro di Mertens (che ha fatto ammattire per 90 minuti difesa e centrocampo veronesi) ed El Kaddouri (in gol in Coppa Italia come in Europa League), Valdifiori (buona prestazione dell’ex empolese) e Chiriches (che si erge a protagonista con il collega francese). Uomini di tutto rispetto che anche questa volta non disdegnano di sciolinare una prestazione di assoluto livello.

Il folletto belga sembrava a tratti tarantolato e qualunque fantallenatore l’avrebbe voluto in squadra con un assist, un gol ed un rigore procurato (poi fallito da Hamsik). El Kaddouri ormai è soluzione alternativa pratica per il tecnico azzurro, chiamato in causa non fallisce mai. Valdifiori sembra tornato quello di Empoli dopo un inizio difficile in una realtà più pressante della piccola città toscana. Chiriches non disdegna di mettere in discussione il posto da titolare di Albiol (se non fosse che lo spagnolo ha mondiali ed europei vinti nel palmares oltre ad una discreta esperienza) anche perchè con quel Koulibaly è tutto più semplice.

E poi? Poi c’è tutto il resto, c’è Callejon che entra e segna (goleador di coppe), Hamsik che entra e sbaglia un rigore (ma che importa?) ed il sommo Higuain che corre e si dimena come un matto prima di divorarsi un gol davanti a Coppola e rischiare una caviglia. Ciliegina sulla torta il tanto caro Sarri, uomo di calcio e di sudore. Uno di quelli che sul due a zero sbraita e salta in panchina per un appoggio fallito in difesa.

È da qui che vengono i grandi risultati, dall’abnegazione e dalla ricerca della perfezione. Pensieri al prossimo turno, sotto con l’Inter di Mancini.

Antonio Picarelli

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