Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, ha commentato in conferenza stampa la vittoria degli azzurri sul campo dell’Atalanta di Edy Reja per 1-3. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Con Reja ho giocato spesso: mi ricordo un Napoli-Arezzo e l’anno scorso, con due pareggi. Il pareggio con l’Arezzo a Napoli poi, non fu affatto male (ride, n.d.r). L’importante oggi era vincere, l’ Atalanta è una buona squadra, le condizioni del terreno di gioco ci hanno reso tutto più difficile: un campo così penalizza le squadre di palleggio come noi anziché i bergamaschi che palleggiano di meno. Siamo stati bravi, gli episodi potevano metterci in difficoltà, anche avendo subito subito il pareggio subito dopo lo 0-1. Sul 2-1 poi l’espulsione, altra cosa che poteva metterci in difficoltà. Abbiamo giocato con carattere, voglia e fame, siamo sempre ripartiti, nel finale avremmo potuto chiuderla anche più nettamente. Vanno però riconosciuti i giusti meriti al nostro avversario.
L’atteggiamento? Non so se il Napoli lo terrà fino alla fine ma nelle ultime 21 abbiamo vinto diciassette volte, sono numeri importanti che attestano la nostra continuità. Tre le abbiamo pareggiate, facendo la partita e imponendoci sempre. Negli ultimi tre mesi si può rimproverare solo la gara di Bologna. A livello mentale la stanchezza è una cosa inconscia, faremo di tutto per far sì che non avvengano cali, ma i nostri tanti impegni fanno si che comunque resti il pericolo che ciò avvenga (Domanda di SpazioNapoli).
Reina? Un uomo di spessore elevatissimo, grande personalità, che sfrutta sempre in positivo, è diventato un punto di riferimento per tutto lo spogliatoio, se alza voce è come se lo alzassi io, stanno zitti e ascoltano tutti. Tutto più facile con lui, è grande persona. La pausa? La reputo inopportuna per il nostro momento di forma. Abbiamo avuto una flessione di quantità, un momento di minore brillantezza circa venti giorni fa, fisicamente non ci sarebbe bisogno di pause, c’è un po’ da tirare il fiato ma io non approvo né condivido la pausa. Nessun professionista di questo livello può star fermo tutti questi giorni.
I calci di rigore? Saranno i compiti a casa (ride, n.d.r). Non accetto paragoni, sono sempre critico anche verso me stesso. Il mio voto finora? Dico sufficiente, per un semplice motivo: sono arrivato da una provinciale prendendo giocatori affermati e blasonati, cambiando i loro modi di giocare e di allenarsi: ho trovato ragazzi disponibili, ma anche io sono stato credibile.
Tre desideri? Penso di essere stato sfortunato spesos in vita mia, ma sarebbe da sfacciati chiedere ancora qualcosa dopo che ho la possibilità di allenare qui.
Secondo tempo straordinario da parte nostra, dopo primo tempo di difficoltà, perdevamo palla e loro ripartivano, era tutto più complicato. Nel secondo tempo grande qualità e cuore per noi, per un lungo tratto del secondo tempo abbiamo avuto queste due componenti insieme.
Abbiamo sfruttato due situazioni da palla ferma, ho una squadra talentuosa e farò passare il concetto che le palle ferme sono qualcosa di necessario da sfruttare sempre, io ho allenato squadre non erano di vertice e ci si aggrappava a tutto. Il Napoli all’inizio non aveva questo tipo di cultura, sia ieri sia oggi, per un lungo periodo abbiamo fatto male su palle ferme ma mi fa piacere perché così potremo lavorare con più convinzione su questi particolari.
Atalanta? Squadra che a me piace, ha giocatori offensivi pericolosi, se non li contrasti possono fare sempre male. a Hanno qualità e quantità a centrocampo. In difesa hanno organizzazione e in casa fanno sempre bene. Il Napoli lo sa qui abbiamo sempre fatto male, i ragazzi erano consapevoli del loro avversario, sapevano che sarebbe stata una battaglia. Questa è una buona squadra, sono sicuro che lotterà per qualcosa di importante”.