Palle inattive e rigori, i goal della svolta per continuare a volare

Oh, e buon Natale! Il Napoli si è regalato vacanze tranquille, ha assicurato serenità ad un ambiente lacerato a inizio stagione e soprattutto ha instaurato nei tifosi desideri e sogni di gloria. Già, quale periodo migliore di quello natalizio per desiderare, per pensare in grande? Ma lo spirito del Natale non è parte di questo Napoli. Nelle feste si è soliti essere più buoni, gli azzurri no: non risparmiano un colpo e se devono combattere non si tirano indietro. Natale, poi, è tempo di cambiamenti: l’anno nuovo in fondo è alle porte e può regalare agli uomini di Sarri notevoli soddisfazioni.

NESSUN PROBLEMA – Il cambiamento ha preceduto il 2016, all’Atleti Azzurri d’Italia si è udita una melodia tutta nuova. Per il mal di provincia superato in bello stile, contro una squadra che davanti al proprio pubblico aveva perso appena una volta in 7 partite. La partita di Bologna aveva fatto scattare negli addetti ai lavori un campanello d’allarme: tra Carpi, Sassuolo, Genoa e per l’appunto Bologna la truppa partenopea aveva conquistato appena due punti. Problemi che non si pongono neppure, spazzati via una volta data un’occhiata alla classifica. Il Napoli ha superato le dicerie con un 1-3 in bello stile, senza farsi prendere dal panico e dal nervosismo per un goal che tardava ad arrivare.

CAMBIAMENTO A META‘ – E se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto. In soldoni: se il Napoli non trova il goal nelle modalità più consuete, ci arriva tramite vie secondarie. Nello specifico palle inattive e calci di rigore, due tabù di questa prima parte di stagione. Fino ad ora. Perché è proprio su un calcio d’angolo (con annessa ingenuità colossale di De Roon) che il Napoli trova il fischio dell’arbitro: rigore. Dal dischetto Hamsik, forse ancora toccato dall’errore con il Verona, non è impeccabile, trova la traversa e l’assistenza della dea bendata per il primo goal stagionale su penalty. Un cambiamento a metà, sporcato dall’errore dal dischetto del capitano stesso, circa mezzora dopo, in pieno recupero.

TESTA E CUORE – Ma le novità non finiscono. Higuain, dopo aver sciupato diverse opportunità, decide di metterci la testa, segnando il primo goal su palla inattiva nel campionato azzurro. La corsa e l’abbraccio a Sarri, poi, sono un motivo in più per sorridere: il Pipita ha sconfitto i demoni e la tentazione di ricadere nel nervosismo che lo attanagliava lo scorso anno. Merito di Sarri: “Nell’intervallo gli ho detto di limitarsi a giocare a calcio senza pensare ad altro” sostiene il tecnico azzurro. “Gonzalo ha segnato su una situazione studiata ieri mattina” aggiunge. Un goal nuovo, diverso, simbolo di un Napoli che continua a vincere e che si aspetta un 2016 ricco di soddisfazioni.

Vittorio Perrone

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