Sempre più leader indiscusso Pepe Reina: anche a Bergamo, lo spagnolo fa prevalere la sua personalità, fa sentire la sua voce e contribuisce, questa volta facendo qualche parata, alla vittoria degli azzurri su un campo da sempre difficile. La vittoria degli uomini di Sarri passa anche per le sue mani. Sempre pronto a rispondere alle offensive avversarie, sempre pronto ad esultare ed esplodere: sul campo e sui social, non fa differenza, lo spagnolo è ormai il primo a certificare, ogni volta, quello che è sotto gli occhi di tutti. Il Napoli c’è, il gruppo mai come quest’anno è affiatato e unito, in simbiosi totale ed un po’ lo deve a lui.
“Un uomo straordinario, un campione ma soprattutto un leader: nello spogliatoio, se parla lui, è come se parlassi io” – ha sottolineato Maurizio Sarri in conferenza, a conferma del fatto che lo spagnolo fa la differenza in campo e fuori. Uomo, calciatore ed anche allenatore: per Sarri e per i compagni è un continuo punto di riferimento, una certezza. I suoi piedi sono divini, ai livelli di un centrocampista. Le sue parate sono fondamentali, soprattutto per difendere il risultato e conquistare punti su punti. Il secondo posto in classifica ha più valore con un portiere così, valore aggiunto ad una squadra di campioni capaci sempre di fare la differenza. Faro della difesa, del centrocampo ed anche dell’attacco: i suoi rinvii lanciano in porta Higuain e compagni con una semplicità disarmante, quasi sbalorditiva. Il portierone ex Liverpool e Bayern Monaco, quest’anno, ci voleva: dà sicurezza, calma, tranquillità ad Albiol e Koulibaly, a Ghoulam e Hysaj, a tutta la squadra. Non potrebbe esserci questo Napoli senza questo Reina. Idolo indiscusso.
I complimenti di Sarri sono il contorno a ciò che già in realtà si sapeva: il carisma dello spagnolo è fondamentale, la sua personalità permette che ci siano le condizioni necessarie e fondamentali per far sì che la squadra giri. Già, la personalità: ogni vittoria passa dalla difesa ed avere un portiere così è una garanzia soprattutto per i compagni. Koulibaly è esploso, Albiol è tornato a grandi livelli, il motivo è semplice e porta il suo nome. Quanto è mancato al Napoli nello scorso anno è cosa risaputa, quanto può dare al Napoli invece è tutto da scoprire. Se oggi sta dando tanto, domani potrà dare di più, soprattutto ai più giovani, quelli che più hanno bisogno di una guida per imporsi e conquistare spazio e fiducia. Reina intanto è lì, da braccio destro di Sarri, pronto sempre a farsi sentire, a gridare, ad esultare. Perché c’è sempre un filo sottile che unisce, magicamente, uno spagnolo a Napoli: anche in questo lui è diverso, perché ogni giorno dimostra di essere spagnolo sulla carta di identità. Il cuore, invece, parla napoletano e sarà così, probabilmente per sempre.
Articolo modificato 21 Dic 2015 - 00:25