El Kaddouri: “All’inizio mi sentivo un tappabuchi, ma ora è tutto diverso. Chi ringrazio? Hamsik, e vi spiego perché…”

Il calciatore del Napoli, Omar El Kaddouri, ha concesso alcune dichiarazioni al portale Sport/ Foot Magazine, riguardanti la sua nuova avventura all’ombra del Vesuvio. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:

Dicono che nel campionato italiano siamo quelli che esprimono il calcio migliore, che il nostro modo di giocare si avvicina molto alla filosofia spagnola. Infatti siamo votati parecchio al gioco offensivo e al possesso palla, oltre al pressing. Mister Sarri è bravissimo, dopo aver fatto ottime cose ad Empoli sta confermano le sue capacità anche a Napoli. Ha creato in pochissimo tempo un forte legame con noi. La mia prima avventura al Napoli? Quando arrivai la prima volta non ero riuscito ad integrarmi. Venivo dal Brescia che era in Serie B, in una grande squadra come questa avevo l’impressione di fare solo da tappabuchi. L’esperienza al Torino mi ha fatto maturare, tant’è che il mio secondo impatto con il Napoli è stato totalmente differente. Avevo voglia di riprovarci, seppur il Toro in estate fosse disposto a riscattarmi.

Cosa è cambiato? Non so, ma la cosa che mi ha sinceramente stupito è che in un gruppo pieno di campioni nessuno si comporta da stella. Devo ringraziare Marek Hamsik, il capitano mi ha preso sotto la sua ala. Mi ha aiutato ad inserirmi e a cercare casa. Ad un certo punto ho abitato anche al piano sotto al suo, poi quando si è trasferito ho preso il suo appartamento. Per quanto riguarda il mio ruolo io nasco come trequartista, i miei amici infatti dicono che nelle movenze somiglio al Zinedine Zidane che era il mio idolo da bambino. Ma al mister risulto più utile sulla fascia anche se ho da imparare parecchie cose sulla fase difensiva, per il momento sto imparando a rendermi utile in sostituzione di José Callejon“.

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