10 – I goal di Callejòn: 6 nelle Coppe, ancora zero in campionato. Il bottino stagionale di Callejòn è double face, eccezionale in Coppa (in Europa League è a un passo dalla vetta della classifica marcatori) ma misero in campionato. Compensa con il grande lavoro in copertura, questo è vero, ma è anche vero che in assenza delle reti dei centrocampisti e dei difensori Higuain non può trascinare da solo la carretta. Servono i goal di Callejòn, il cecchino implacabile della prima parte della scorsa stagione. La porta – sperano i tifosi – non può essere stregata in eterno. 9 – Rinforzi: Il ritornello è il solito: “per vincere bisogna spendere, servono rinforzi, la difesa va migliorata”. Qualche acquisto arriverà dal mercato, però senza fretta. Il tifoso è soddisfatto, non ha bisogno di indossare le vesti del direttore sportivo. Anche perché il signor Cristiano Giuntoli ha dimostrato di essere una persona più che competente. Pazienza, allora, qualcuno dal mercato arriverà. E allora sì che si potrà puntare in alto… 7 – Gabbiadini più forte di prima: Maledetta Nazionale! Se Gabbiadini non avesse risposto alla chiamata di Conte probabilmente non si sarebbe infortunato. Vero? Chissà, l’unica certezza è che quel 16 novembre il 23 azzurro ha rimediato una brutta distorsione che lo tiene fuori gioco da allora. Tornerà, e tornerà più forte, nel 2016. I tifosi si augurano di vederlo più impiegato, anche sulla fascia destra, ruolo che ha già ricoperto in passato. Sarà un Manolo nuovo, ma nelle speranze dei tifosi più decisivo. 6 – Un rigorista: Hamsik è il capitano, ha dato e continua a dare tantissimo per la squadra e per la maglia. Ma, dati alla mano, i rigori non sono il suo forte. E allora chi dal dischetto? Jorginho, Higuain, Mertens? Poco importa. La verità è che al Napoli serve uno specialista dagli undici metri per sfruttare quello che al momento è un punto debole, un tasto dolente per la squadra di Sarri. L’anno nuovo porta in dote cambiamenti, e allora è quasi scontato che il rigorista designato cambi. Di nuovo: Jorginho, Higuain o Mertens? 5 – Vendetta europea: La vendetta è un piatto che va servito freddo. Va assaggiata, pregustata a lungo. Ma se si presenta l’opportunità di consumarla presto, meglio coglierla al volo. Per il Napoli si tratta di una vendetta doppia: c’è da far dimenticare ai tifosi l’eliminazione dall’Europa League dello scorso anno, la semifinale persa in modo scottante con il Dnipro. In che modo? Vincendo la competizione. Inoltre, battendo ai sedicesimi il Villarreal, con un po’ di fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) gli azzurri potrebbero incontrare l’Athletic Bilbao. 27 agosto 2014, ricordate? Già, ma oggi è tutto un altro Napoli. 3 – Scarpa d’oro e permanenza: Presto inevitabilmente per parlarne, ma è chiaro che alla voce “desideri” l’argomento venga toccato. Perché se Gonzalo Higuain resterà o no al termine della stagione, molto dipenderà dall’esito delle tre competizioni in cui è impegnato il Napoli. E’ ovvio che i tifosi tengano alla permanenza del Pipita, per quello che ha mostrato in questa prima parte di stagione. Il Napoli e Higuain continueranno insieme? La risposta non è scontata, ma nel frattempo c’è una scarpa d’oro da vincere… 2 – La musichetta: L’urlo del San Paolo ha stregato tutti, Yaya Tourè compreso. Uno spettacolo che in molti hanno provato ad imitare senza successo. Eppure si fa sentire l’assenza dal palcoscenico dell’Europa che conta. Un desiderio forte che si amplifica ogni giorno, quello di tornare a calcare i campi d’elìte, di tornare a sentire quella musichetta, di urlare a squarciagola, di far tremare le gambe agli avversari. 2016, anno di cambiamenti. Babbo Sarri, ora tocca a te. 1 – Lo Sc…lo scu…lo scude… Si, lo sappiamo, non si può dire. Però è inevitabile che in cima alla lista dei desideri di ogni tifoso ci sia quella parola magica, quella che ti permette di indossare un tricolore sulla maglia e di squadrare tutti dall’alto al basso. Quella che ti permette di farti un nome e di dire la tua in Europa. Napoli e il Napoli ne hanno bisogno, per colmare l’astinenza che ormai dura da 25 anni e per continuare il processo di crescita che va avanti da undici anni. Questo, finalmente, può essere l’anno buono. Scaramanzia permettendo, si sogna.
Ah, l’ultimo dell’anno! Il periodo più bello: finisce un ciclo e ne inizia uno nuovo. E’ il tempo migliore per cambiare. Il Napoli l’ha già fatto in estate con l’avvicendamento tra Benitez e Sarri, ma il cambiamento è solo a metà. L’anno nuovo è alle porte e i tifosi del Napoli hanno già stilato la loro lista dei desideri per il 2016
a cura di Vittorio Perrone
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