Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium al termine della gara vinta per 2-1 dal suo Napoli sul Torino. Queste le sue dichiarazioni:
“Maksimovic? Non posso rispondere, faccio un altro lavoro. Il mercato per me potrebbe anche restare chiuso. Non mi tormenta, mi annoia, ne sento parlare tanto. Mi piacerebbe che si parlasse di più di calcio. M’annoia in maniera tremenda, io cerco di migliorare i giocatori che ho. Insigne in Nazionale? E’ un problema di Conte, sono contento per la prestazione del ragazzo. Il primo tempo è finito casualmente con un goal di vantaggio, nella ripresa ha influito il lavoro che stiamo facendo. Sosta? Questo aspetto è da rivedere. Non c’è sportivo che sta fermo sette giorni di fila durante la stagione. Espulsione? L’arbitro mi ha detto che ero uscito dall’area tecnica, l’ho fatto con educazione, l’arbitro deve gestire la partita. Se ha pensato che facesse parte della gestione della gara, va bene”.
Sul calo nella ripresa: “Era preventivabile, venivamo da un periodo di tre partite la settimana, avevamo avuto poco modo di lavorare dal punto di vista fisico, era inevitabile metterci le mani. Facile poi che la squadra ne risenta. Mi dispiace che il primo tempo sia finito solo con un goal di vantaggio, poteva starci un vantaggio più ampio.
Insigne in Nazionale? Sarà una decisione di Conte, non voglio interferire con le sue scelte. Sono contento di quello che sta facendo, è un ragazzo che sta dando tanto e sono contentissimo. Maradona mi ha chiesto scusa pubblicamente, m’ha fatto piacere ma me l’aveva fatto anche quando mi criticò, perché già il fatto che mi conoscesse mi lusingava. Io parlo tutti i giorni con Giuntoli, non ho bisogno di una riunione, sa bene quello che penso. Il mercato non mi piace, è antisportivo perché giocando col mercato aperto una squadra che cambia 25 giocatori è completamente nuova. Se potessi lo farei durare tre giorni, tanto il 90% viene fatto nelle ultime 6 ore.
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