Battere il Torino non è mai semplice, e la sfida di questa sera ne è la prova. Il Napoli ha dovuto fare gli straordinari per centrare l’undicesima vittoria in casa su tredici gare, risaltando le paure della vigilia evidenziate da Maurizio Sarri, il quale aveva prontamente messo in guardia i suoi ragazzi. Gli azzurri nel primo tempo giocano un calcio estremamente gradevole, mai banale e mai forzato. Ottime geometrie di campo, grande dinamicità da parte di tutti e dieci i giocatori di movimento, continua ricerca delle linee di passaggio, rotazioni a tre e, a volte, a quattro giocatori. Occupazione degli spazi quasi perfetta, e palleggio che vede una impostazione ben precisa: profondità, scarico e ricerca del terzo uomo. Nella ripresa, è vero che al Napoli bastava gestire la gara, ma alcuni errori nel finale di partita non avranno fatto di certo piacere a mister Sarri. Alla fine, i tre punti arrivano e il Napoli riprende da dove aveva lasciato.
IL VANTAGGIO AZZURRO – Il Napoli riesce a sbloccare la gara al 16′ con Lorenzo Insigne. L’azione è da stropicciarsi gli occhi. C’è di tutto: verticalizzazione, attacco dello spazio e anche furbizia. Tutto parte dal passaggio filtrante di Valdifiori per Gonzalo Higuain smarcatosi perfettamente tra centrocampo e difesa granata. Mentre la sfera viaggia dai piedi di Valdifiori a quelli del ‘Pipita’, Callejon attacca lo spazio sfruttando la postura sbagliata di Cesare Bovo. Al centro dell’area poi c’è Lorenzo Insigne che si porta volutamente in fuorigioco, cercando di creare ulteriore profondità:
L’azione continua, con Callejon che trova Insigne con un passaggio di prima intenzione. L’attaccante napoletano lascia partire una parabola impossibile da calcolare e quindi da intercettare per Padelli. Goal del Napoli e vantaggio più che meritato per la mole di gioco degli azzurri:
PAREGGIO GRANATA DAGLI 11 METRI – Al 31′ il Torino trova il calcio di rigore per fallo di Ghoulam su Bruno Peres. L’errore degli azzurri nasce però molto prima, e precisamente a centrocampo. È da qui che il Torino costruisce l’azione del rigore: troppo distanti i centrocampisti del Napoli rispetto alla posizione del pallone:
Altro errore, nel prosieguo dell’azione, è quello della difesa che si lascia schiacciare troppo verso Reina, allungando così ulteriormente la squadra e aumentando ancor di più gli spazi tra difesa e centrocampo. Spazio che avrebbe potuto sfruttare Quagliarella, lasciato solo al centro dell’area:
Bruno Peres decide di andare da solo. Una volta entrato in area, viene steso da Ghoulam con conseguente rigore. C’è da sottolineare che il pallone sembrerebbe non essere più raggiungibile dal terzino brasiliano e che quindi abbia potuto accentuare la caduta per ‘ottimizzare’ l’azione. Dal dischetto si presenta l’ex Quagliarella che porta il risultato sull’1-1.
IL NUOVO VANTAGGIO DEL NAPOLI – Gli azzurri non demordono, e al 40′ riescono a riportarsi in vantaggio con Marek Hamsik dopo un’azione, anche questa, spettacolare. Lo sviluppo della manovra mostra quanto studio ci sia stato da parte di Sarri del Torino. Anche in questo caso, infatti, così come nel primo goal, il Napoli allarga la difesa granata per poi andare a sfruttare i varchi che inevitabilmente si creano. Nello specifico, Ghoulam in possesso palla serve Lorenzo Insigne, andando poi in taglio e non in sovrapposizione. Questa particolare scelta porta Cesare Bovo a dover inseguire il terzino azzurro. Nel frattempo, Marek Hamsik si va a prendere lo spazio creatosi:
L’azione continua e Lorenzo Insigne può servire il capitano lasciato solo da Glik, che non scala, e da Acquah, che non va in copertura. Hamsik ha così la possibilità di non dover controllare la sfera, lasciandola scorrere per poi andare a concludere, trovando il nuovo vantaggio:
GLI ERRORI NEL FINALE DI GARA – La sfida si accende, con le espulsioni dei due allenatori. Il Napoli si lascia distrarre e negli ultimi minuti arrivano una serie di errori. Due in particolare: 1) Koulibaly al ’75 si fa portare via palla da Maxi Lopez. L’errore del centrale francese nasce anche da una buona predisposizione degli avversari, bravi nel chiudere le linee di passaggio:
Quando poi si creano le linee di passaggio, Koulibaly rischia il dribbling, ma Maxi Lopez gli porta via la sfera:
2) L’azione di Zappacosta al minuto ’89 mette in risalto la pigrizia di Mertens nella fase di non possesso e i ‘soliti’ difetti di Ghoulam in marcatura. Il belga non insegue l’esterno del Torino, mentre Ghoulam si lascia tagliare fuori con troppa facilità dall’autolancio di Zappacosta:
Nappo Salvatore
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