“Ci sono due cose che mi piacerebbe sapere, chi sono gli editori della gds e se per caso hanno interessi in squadre di calcio…”: qualche giorno fa, questo tweet di Alessandro Pellegrini, avvocato che cura gli interessi di Maurizio Sarri, sembrava passato inosservato. E invece, dalle colonne di SportWeek – settimanale della Gazzetta dello Sport – è arrivata la risposta da parte del giornalista Luigi Garlando. Questo uno stralcio del suo editoriale:
“La risposta se l’è data ritwittando la composizione azionaria della Gazzetta dello Sport. Nulla di sconvolgente, dato che la proprietà del giornale non è schermata come la fiduciaria che controlla Filmauro, padrona del Napoli. Ma quel retweet ha dato al Pellegrini un’ebbrezza da Watergate: gli è sembrato di aver incastrato Nixon in persona. Agnelli, Pirelli, Della Valle… Bingo! Tutti nel sacco come Babbo Natale! Ecco perché vincono sempre quelli con “le maglie a strisce”, come ha detto il suo assistito! Anche se poi quest’anno nessuno ha impedito a Sarri di battere Juve, Milan, Inter e Fiorentina, con e senza strisce. […] Al Pellegrini suggeriamo solo un ulteriore mezzo sforzo epistemologico alla Marzullo. Solo mezzo. Si faccia una domanda: perché la Gazzetta, appena entrata nel suo 120° anno di età, continua a essere il giornale più letto d’Italia? Solo mezzo sforzo, avvocato: rispondiamo noi. Forse perché in un secolo abbondante di mestiere, senza condizionamenti, si è meritata credibilità, anche quando ha raccontato con passione i trionfi del Napoli e li ha portati ai napoletani sparsi per il mondo, là dove altri fogli non arrivavano. Un tweet di gloria è concesso a tutti, 120 anni di credibilità no. Vanno meritati”
Articolo modificato 10 Gen 2016 - 11:15