L’allenatore azzurro, Maurizio Sarri, in seguito alla gara con l’Inter ha replicato alle parole di Mancini. Queste le sue dichiarazioni: “Mi ero innervosito per la decisione su Mertens, non ce l’avevo con lui. Si lamentava per l’entità del recupero e mi sono innervosito. Sono cose da campo, era meglio che non succedevano, ma dovrebbero rimanere sul campo. Gli ho chiesto scusa, mi è sembrato contrariato. Penso le accetterà domani, tra uomini di sport è così che dovrebbe andare. Non ricordo nemmeno cosa gli abbia detto, ma sarebbe dovuta finire là. Era un insulto di rabbia, senza alcun secondo fine. Le mani addosso a Mertens c’erano, si poteva non dare il rigore, ma da lì ad ammonirlo per simulazione ce ne passa. In campo c’è una tensione che provoca spesso parole di troppo, è una vita che in campo le cose vanno così, ma dovrebbe finire al fischio dell’arbitro. Ogni offesa è inopportuna, questo è ovvio, specie con quei toni. Io ho chiesto scusa a Mancini in privato e lo sto facendo ora in pubblico. Più di questo non so che fare, spero che quindi a mente fredda cambi idea. Dietro alle mie parole non c’è discriminazione, che questo sia chiaro”.
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