Domenico Pinto, cugino di Ciro Esposito, oggi è stato ascoltato in aula per ricostruire i fatti dell’omicidio del tifoso azzurro prima della finale di Coppa Italia del 2014. Ecco le sue dichiarazioni riporta da ilmattino.it:
“Ho visto Ciro a due metri da De Santis, ricordo che stava per voltarsi e fuggire quando ha estratto la pistola, ma De Santis ha sparato”.
Il racconto: “Nella zona di viale Tor di Quinto abbiamo sentito delle esplosioni. Vedevamo del fumo e delle donne e dei bambini che chiedevano aiuto dai pullman. Ciro fu il primo ad andare verso gli autobus. Superato il guardrail ci trovammo di fronte questo omone che ci diceva di andare verso di lui. Ciro lo ha preso per le spalle e hanno avuto una breve colluttazione. Se non erro, Ciro gli ha dato un pugno e lui prese la pistola e gli sparò“.
“Quando ci siamo voltati per tornare a soccorre Ciro, De Santis era a terra e tentava di sparare contro di noi. Non so perché la pistola non esplose altri colpi, forse si era inceppata oppure i colpi erano finiti. Se non fosse andata così ci sarebbero stati altri morti”.
Sulla presenza di altri attentatori: “Ci tiravano contro pietre, fumogeni e bombe carta. Una bomba carta era finita anche sotto al braccio di Ciro, poi qualcuno l’ha allontanata con un calcio”.
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