Cristiano Giuntoli non ama il palcoscenico: nelle cronache sportive l’avevamo lasciato, secondo la testimonianza di Sarri, “stravaccato su un divano”.
MATASSE – Eppure, in questa giungla che è diventata il mercato si destreggia alla perfezione, è il suo habitat naturale e si vede: nemmeno i casi più spinosi lo spaventano. Ha sbrogliato la matassa Zuniga con l’espediente di un prestito semestrale, un arrivederci da tramutare in un addio soltanto a luglio, quando il tempo per ragionare sulla soluzione più remunerativa abbonderà . Ha ricondotto in patria il brasiliano Henrique, che nella valigia ormai pronta da tempo aveva messo anche un carico notevole di insoddisfazione: si sarebbe potuta tramutare in un pericolo per l’alchimia perfetta dello spogliatoio azzurro. Zero presenze e una cessione nemmeno troppo dolorosa, perché i 2 milioni pervenuti nelle casse del Napoli fanno decisamente sorridere ADL e soci.
ULTIMI GIORNI – Complimenti allora per l’operato, anche se per ora incompleto. Nei prossimi 6 giorni Giuntoli difficilmente avrà tempo e modo per stravaccarsi su un divano: la giungla del mercato impone ritmi frenetici, chi non si adegua è perduto. Il ds azzurro dovrà mettere alla porta ancora un paio di calciatori prima di riaccomodarsi sul sofà . Dezi parla già in dialetto barese, pronto a riabbracciare la Serie B e quel campo che finora ha soltanto guardato da lontano. De Guzman è a un bivio arduo come il dubbio amletico: Essere o non essere? Carpi o Swansea? Soluzione nelle prossime ore, perché il tempo scorre e non è infinito. Un buon diesse, però, si vede anche nella gestione della squadra. Guai a pensare che il suo compito si limiti alla normale compravendita di calciatori. Un caso spinoso, allora, Giuntoli dovrà risolverlo stesso in casa Napoli: i mugugni di Rafael, che salvo colpi di scena importanti resterà sotto l’ombra del Vesuvio e soprattutto sotto quella di Reina e Gabriel.
MOSSE PER IL FUTURO – E poi c’è il mercato in entrata, quello che esalta i tifosi, quello che fa notizia. Il diesse azzurro ha portato a Napoli due giovani di prospettiva, Grassi e Gnahorè, quest’ultimo parcheggiato a Carpi in attesa di un’esplosione definitiva dopo la buona metà di stagione a Carrara. Le attenzioni di Giuntoli si muovono in più direzioni ma è chiaro che privilegino le succulente occasioni del mercato italiano: Barba è in cima alla lista dei desideri da tempo. Ma non è finita qui, perché c’è una squadra da costruire anche per l’anno prossimo e, perché no, per il futuro in generale. Giuntoli si è mosso in quel senso, ha opzionato De Roon e pensa di fare lo stesso con Conti e Sportiello per inaugurare un sodalizio con l’Atalanta. Le rotte internazionali, però, non sono nemmeno così sconosciute: sarebbe inopportuno ridurre Davy Klassen dell’Ajax allo status di semplice obiettivo. C’è una trama molto più fitta, da scoprire, però, soltanto a giugno. Nel frattempo, Giuntoli è promosso, anche se in attesa dei colpi di scena finali.
Vittorio Perrone
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