Sembrava essere ormai essere stato archiviato il caso che ha tenuto banco in questa settimana, ovvero il litigio tra l’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, e quello dell’Inter, Roberto Mancini. Invece non tutto pare essere stato superato, almeno è questo quello che si evince dal salotto di “Tiki Taka”, la trasmissione condotta da Pierluigi Pardo che è andata in onda su Italia 1. Tra i protagonisti più “infuocati” ci sono i soliti Cruciani, Mughini, Telese e la stessa Melissa Satta.
Il tutto comincia con il servizio de “Le Iene”, firmato dal’inviato Dino Giarrusso, che pareva aver messo un punto alla questione. A prendere la parola invece è subito il giornalista Giuseppe Cruciani: “Sarri ha sbagliato a pronunciare certe parole, questo mi sembra fuori discussione, ma quello che davvero ha fatto una brutta figura è Mancini. L’allenatore dell’Inter nell’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’ affermava che Sarri non meritava di stare nel mondo del calcio, che quelle offese sono gravissime e cause di suicidi di tanti ragazzi nel mondo. Poi, due giorni dopo, ha accettato le sue scuse donandogli la sua sciarpa: ecco, questo è stato ridicolo per me, ai limiti del buffonesco“. “Ma siamo matti? È una follia fare il processo a Mancini, è stato lui a subire l’insulto – risponde in maniera piccata il romanista Luca Telese – Non possiamo accettare le parole di Sarri, che andava pesantemente squalificato. C’è un regolamento che dice che l’allenatore del Napoli doveva subire quattro giornate di squalifica perché si trattava chiaramente di un insulto di stampo razziale“. “Questo lo dici tu, caro Luca – risponde il napoletano Raffaele Auriemma – il giudice Tosel invece ha ritenuto che non fosse così ed ha applicato la sanzione in maniera corretta. È talmente evidente che Sarri non volesse offendere gli omosessuali“.
A quel punto interviene Giampiero Mughini: “Che Sarri e Mancini siano due gentleman non vi è dubbio alcuno. Così come entrambi abbiano sbagliato, prima uno e poi l’altro, ad usare epiteti chiaramente offensivi. Però da qui a crocifiggere qualcuno e chiederne chissà quale pena mi pare esagerato. Sarri ha usato le prime parole offensive che aveva sulla punta della lingua, non era un insulto mirato. Mi pare evidente“. Sull’argomento vuole dire la propria anche la showgirl Melissa Satta: “Trovo inaccettabili le parole di Sarri. Qualunque tipo di razzismo va condannato, anche contro le persone di colore e i napoletani. Però Sarri deve sapere che è un personaggio pubblico e che deve dare il buon esempio. Io sono la compagna di un uomo di colore (il calciatore del Milan Kevin-Prince Boateng, ndr) e suoi social non avete idea di quante ce ne dicono. Mi offendono in continuazione dicendomi di tutto, mi cantano anche la conzoncina ‘Olle le Olla la…’. Io però sono un personaggio noto e non posso permettermi di rispondere in malo modo. Assurdo dire che, siccome l’offesa è avvenuta in campo, non dovesse uscire da lì“. “Non avete capito nulla – irrompe l’ex interista Luis Suarez – la verità è che Sarri era nervoso perché stava perdendo dopo aver lasciato fuori 5 titolari e si è sfogato in quel modo. L’allenatore del Napoli si è montato la testa e si è creduto più bravo di quello che è“. “Sarà come dici tu, ma a me sembra fenomenale visto il gioco che esprime la sua squadra e il primo posto in classifica“, chiosa sull’argomento il conduttore Pierluigi Pardo.
Insomma i due allenatori avranno anche chiuso la discussione, eppure pare che il caso Sarri-Mancini continuerà a tenere banco ancora a lungo…
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Articolo modificato 26 Gen 2016 - 10:03