Da Insigne a Jorginho, passando per Koulibaly, Hysaj e forse, qualche altro che arriverà nei prossimi giorni o mesi. Il futuro, sempre più roseo, del calcio Napoli, passa dalla scelta di un progetto ben definito, che si basa su alcuni punti cardine dai quali non si può prescindere: investire sì, anche copiosamente, ma sempre su ragazzi futuribili che, come ribadito più volte in questi giorni dal presidente De Laurentiis, possano diventare top players in casa Napoli. Come biasimare la scelta e l’operato dell’imprenditore di origini partenopee, che punta tutto sul presente, su un’ossatura di squadra da corsa, tecnica e spettacolo per rompere l’egemonia bianconera sul campionato e, al contempo, guarda anche con lungimiranza e progettualità al futuro. Andiamo dunque a guardare dove la società sta intervenendo sul mercato e quale potrebbe essere la rosa azzurra nel prossimo futuro, tenendo poco conto dei punti cardine tecnici rappresentati da Reina e dal tridente d’attacco, che al momento e per i prossimi anni sembrano intoccabili.
Difesa – Inevitabile partire da un ruolo fondamentale, quello del portiere, reso finalmente sicuro dal ritorno in Campania di Reina. Con lui, un gruppo di giovani rampanti come Gabriel (1992) prelevato dal Milan e Rafael (1990). Tra i due, tuttavia, qualora non dovessero confermare crescita e personalità, la dirigenza partenopea sembra essersi cautelata con Marco Sportiello, portiere di Desio dell’Atalanta classe 1992, che da un paio di stagioni difende in pianta stabile i pali della porta bergamasca. Si passa alla difesa, dove da destra a sinistra, gli azzurri sembrano essere coperti con Elseid Hysaj (1994) e Faouzi Ghoulam (1991). Centralmente, dopo aver attestato la crescita e l’affermazione di Koulibaly (1991), gli azzurri stanno pensando alla spalla per il futuro: ecco che Barba (1993) potrebbe essere il nome giusto, senza dimenticare Maksimovic, anch’egli 91. Alle loro spalle cresce, sotto gli occhi di Sarri, anche Sebastiano Luperto da Lecce, classe 1996, che il mister ha deciso di tenere sotto osservazione anche per la seconda metà di stagione. Da non dimenticare le piste che vorrebbero il Napoli aver opzionato Andrea Conti (terzino della Dea, sempre 1994) e seguire sempre da vicino le vicende di Mario Rui (1991).
Centrocampo – Il fulcro del gioco partenopeo ha il futuro assicurato. Fatta eccezione per il capitano slovacco dalla cresta altissima, classe 1987 che guida la strada, Jorginho ed Allan (1991 entrambe) sembrano aver finalmente preso le redini in mano della mediana azzurra. All’ombra del Vesuvio però, si sta imponendo seppur in gran segreto, Nathaniel Chalobah, talentino classe 1994 che in estate farà molto parlare del suo riscatto. Non solo: è di questi giorni la chiusura degli affari che hanno portato Alberto Grassi dall’Atalanta al Napoli (1995), che rappresenterà sia il presente che il futuro a tinte azzurre, e di Eddy Gnahorè (1993) dalla Carrarese, girato in prestito al Carpi. Infine, come riferitovi nei giorni scorsi, la società starebbe già piazzando il primo colpo in vista dell’inizio del mercato estivo: Davy Klaassen (Ajax, 1992) è uno dei talenti più futuribili del panorama europeo e Giuntoli sembra essere in pole position per la sua acquisizione.
Attacco – Inevitabile guardare al reparto offensivo come quello, in questo momento, più intoccabile: se Higuain, Callejon e Mertens sono certezze dalle quali partire, è inevitabile che alle loro spalle stia prendendo sempre più le sembianze di bandiera del presente e del futuro, Lorenzo Insigne (1991) e che la società, al momento, si concentri su altri reparti. Si parte da lui e, probabilmente, per i prossimi dieci anni si guarderà soltanto al talento di Frattamaggiore per costruire le fortune azzurre. Accanto a lui al momento c’è Manolo Gabbiadini (1991) anche se il bergamasco potrebbe scegliere di andare a giocare con più continuità in estate. Inoltre, sempre di proprietà del Napoli è Duvan Zapata (1991) in prestito all’Udinese e che potrebbe sempre tornare comodo in futuro.
Una squadra giovane e dal futuro assicurato, che verrà plasmata dalle sapienti idee di Maurizio Sarri, che conferiranno al progetto un’assicurazione di formazione e di successo.
Andrea Bugno
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