Un tempo il motto era “partita per partita”, il resto sarebbe venuto da solo. Qualcosa di diverso, nel Napoli attuale, c’è: i progetti a lungo termine e i sogni vanno a braccetto, allora è ovvio che questa squadra pensi in grande. L’obiettivo, nemmeno a dirlo, è lo scudetto. Lo sa bene Raul Albiol, che alla vittoria del titolo ci crede eccome: “Altrimenti resteremmo a casa” (LEGGI QUI).
Logico. Che senso ha giocare senza pensare allo scudetto? Si vive, in fondo, per raggiungere un obiettivo. In tal caso è terminare la corsa davanti alle altre, un compito certamente arduo, vista la rincorsa della Juventus: “Ma per noi è una motivazione maggiore” sostiene Albiol, che avrà dalla sua parte un fattore decisivo: l’esperienza. Gli anni al Valencia e al Real Madrid non si dimenticano facilmente: il suo compito è quello di prendere per mano la difesa azzurra, ruolo che sta ricoprendo alla grande con l’aiuto di Kalidou Koulibaly.
A 30 anni la voglia di vincere è ancora tanta, malgrado il palmares di Albiol conti già un Mondiale e due europei. Lo scudetto a Napoli, però, ha un sapore diverso: Raul ha vinto due trofei con questa maglia, sperimentando in prima persona il calore dei tifosi, ma per ora può solo immaginare cosa potrebbe accadere in città in caso di vittoria dello scudetto. Il Napoli ci crede e ha ragione di farlo: è la squadra che gioca meglio, ha un grandissimo attacco e una difesa a tenuta stagna. “Ma dobbiamo stare più attenti sui calci da fermo” sostiene Albiol, che non ha intenzione di smettere di migliorare.
Il Napoli, allora, ci crede. Prima però c’è l’Empoli, rivelazione del campionato che nei tre incontri più recenti non ha mai perso contro Raul e compagni. Stavolta, però, niente passi falsi, perché la strada è ancora lunga e non si possono compiere errori. Altrimenti, meglio restare a casa.
Vittorio Perrone
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Articolo modificato 29 Gen 2016 - 15:51