Dall’Empoli all’Empoli: Sarri ritrova il suo passato tra tante certezze, con un occhio verso il futuro

Da Empoli all’Empoli: la svolta parte dal passato. Si, perché dopo il pareggio dell’andata con i toscani, il Napoli ha cominciato la sua corsa vittoriosa, fino alla vetta della classifica. Uno stop col Carpi, poi col Genoa, poi col Bologna. In mezzo solo gioie. Al Castellani di Empoli, un Napoli ancora in fase di rodaggio capì che qualcosa non quadrava e che bisognava trovare subito le motivazioni per partire veloci e spediti per raggiungere l’obiettivo prefissato dalla società e cominciare, senza più intoppi, un anno di costruzione per aprire un nuovo ciclo. Lo sa bene, Maurizio Sarri, perché artefice della costruzione è lui. Eppure, quello che doveva essere un anno di assestamento si sta dimostrando del tutto diverso. Il Napoli è in vetta alla classifica, con pieno merito, e sta inseguendo un sogno, quello della città, dei tifosi, dei sei milioni di napoletani sparsi nel mondo.

“Putesse essere allero” – cantava Pino Daniele e Sarri, in fondo, lo è: perché la squadra ha reagito, lo ha seguito, perché i campioni hanno messo davanti il prestigio personale e hanno fatto un bagno di umiltà per ascoltare la sua voce, sapiente, capace di trasmettere gli stimoli e le motivazioni giuste. Finora il suo lavoro sta portando i frutti sperati: una vetta da gustarsi e custodire gelosamente dagli assalti della concorrenza. Domani, del resto, sarà un altro importante banco di prova contro una squadra insidiosa che il Napoli dovrà saper domare per conquistare altri tre punti che, in questo momento della stagione, con un tour de force alle porte, non possono essere lasciati per strada. Ma la fiducia nel suo gruppo c’è e il mister sa che non ci saranno cali di concentrazione, gli azzurri sanno quel che fare e quando farlo. Questa, oramai, è una certezza.

Ma il meglio deve ancora venire. Perché da Empoli all’Empoli la strada è stata lunga e da lì è partita la corsa. Ora, domani, si cercano conferme. Perché contro i toscani può ripartire un altro filotto vincente, con più convinzione e cattiveria, con ancora più consapevolezza, determinazione e fame. Il girone di ritorno sarà tutt’altro che semplice e le sfide decisive si succederanno da qui a fine stagione ma Sarri questo non vuole sentirlo, come non vuole pronunciare certe parole, contro le quali si ricorre a qualsiasi rito scaramantico. E, in fondo, domani ci vorrà anche un po’ di scaramanzia, dalla parte degli azzurri. C’è chi aspetta passi falsi per cogliere la palla al balzo e c’è chi invece sale sul treno quando passa e non si ferma più. Il Napoli appartiene alla seconda categoria di persone. Perché, al San Paolo, domani, serviranno solo certezze. Il Castellani fu il punto di una svolta, domani l’Empoli può essere la partenza di una seconda svolta, tutti sanno qual è.  Sarri contro il suo passato, ancora una volta, con gli occhi fissi sul futuro che, dopotutto, non è poi così lontano.

Gennaro Donnarumma
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