Doveva essere una stagione di ricostruzione dopo l’epoca Benitez: quest’estate nessuno avrebbe puntato un euro su un Napoli in testa alla classifica a fine gennaio. Nemmeno la stessa società. Gli acquisti estivi avevano sicuramente innalzato il livello tecnico della squadra, soprattutto negli undici titolari: un conto è avere – con tutto il rispetto – Rafael in porta e Gargano a centrocampo, un altro Reina e Allan. Due giocatori che, non a caso, si sono dimostrati subito fondamentali nell’economia del gioco di Sarri. Come Hysaj d’altronde, che ha vinto lo scetticismo iniziale dell’ambiente ed ora è un titolare inamovibile.
QUALI OBIETTIVI – Insomma, il Napoli dei titolarissimi è una squadra forte, anche molto: l’allenatore ha dato al gruppo qualità tattica – trovando quell’equilibrio in fase difensiva che prima non esisteva – e morale. Non c’è intervista in cui Gonzalo Higuain, non uno qualsiasi, non ringrazi Sarri per l’eccezionale stagione di cui si sta rendendo protagonista. Tutto bene allora? Dipende, come al solito, dagli obiettivi. Sfumato quello della Coppa Italia, senza farne un dramma, per carità, il Napoli potrà concentrarsi su Campionato ed Europa League.
FEBBRAIO DI FUOCO – Che, però, non sarà quella del girone dove, in tutta franchezza, gli avversari erano di livello molto basso. Ora si fa sul serio, e il mese di febbraio che sta iniziando dirà tante cose: basti pensare che, in 29 giorni, il Napoli affronterà Lazio, Carpi, Juventus, Villarreal, Milan, di nuovo Villarreal e infine la Fiorentina. Cinque partite in cui lo stress psicofisico della squadra raggiungerà livelli di guardia. Da qui l’esigenza di avere, all’occorrenza, alternative che non facciano sentire troppo l’eventuale assenza di uno dei titolari. Sono arrivati Alberto Grassi e Vasco Regini: l’ex blucerchiato sostituisce praticamente Henrique in difesa, dando a Sarri l’opportunità, all’occorrenza, di poter puntare su un calciatore che già conosce la sua idea di calcio. Grassi invece, il mese di febbraio lo salterà praticamente tutto: il che significa che le alternative a centrocampo rimarranno David Lopez e Valdifiori.
STRATEGIA VINCENTE – A Sarri, e al club – almeno secondo le parole del tecnico – questo non importa: “Mercato? Non faccio bilanci, non ho chiesto alcun giocatore. Chi arriva è stato scelto dalla società. Per il club questo rimane un anno di costruzione, io continuo a fare il mio lavoro per ottenere il massimo dal mio gruppo senza pormi limiti”. Una dichiarazione che, se letta bene, può diventare un’arma a favore del Napoli: nessuna pressione su Sarri e sulla squadra, nessun obiettivo dichiarato (se non quello di tornare in Champions League). E quando la testa è sgombra da qualsiasi pensiero, nessun limite può essere messo.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano
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