I cori razzisti durante Lazio-Napoli non lo hanno fermato, Kalidou Koulibaly ha proseguito la sua gara con l’unico pensiero in testa di chiudere la partita a reti inviolate; dallo spogliatoio azzurro raccontano di un giocatore in imbarazzo perché non voleva che la partita venisse sospesa definitivamente, lui voleva proseguire anche per combattere quei cori.
Ha concesso a quelle becere persone solo un gesto di stizza che non gli ha impedito, a fine partita, di regalare la sua maglia ad un bambino che era in tribuna. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport riporta anche un particolare; Kalidou nel pullman di ritorno verso Napoli ha confidato le proprie sensazioni agli amici Ghoulam e Mertens, e poi arrivato in sede ha sfoggiato un ampio sorriso a dimostrazione della sua forza d’animo.
Articolo modificato 5 Feb 2016 - 10:28