È un Napoli in salute: ecco i segreti dello staff azzurro per il successo dei calciatori partenopei

Nel celebre film Ricomincio da tre l’indimenticabile Massimo Troisi, come sempre a suo modo, metteva in risalto che la cosa più importante nella vita è la salute. Questo concetto calza a pennello anche per quello che è il Napoli in questa stagione: una squadra sana, tonica, che sta reggendo senza eccessivi affanni per tutta la durata dei 90′.

SALUTE AL PRIMO POSTO – L’odierna edizione de La Gazzetta dello Sport si concentra proprio su questa caratteristica degli azzurri. Il Napoli infatti in 23 giornate di campionato ha avuto soltanto 4 infortuni, con 9 partite saltate dai calciatori: 4 Gabbiadini, 2 a testa per Mertens e Grassi ed 1 per Chiriches. In copertina finiscono il Dottor De Nicola e il preparatore Sinatti, ma c’è uno staff più che competente sotto, che lavora incessantemente per permettere al Napoli di proseguire su questa falsariga. Tra le innovazioni portate dal club azzurro c’è stata quella dello studio del DNA: il Napoli è stata infatti la prima squadra a studiare il fattore genetico dei propri calciatori, compresi quelli della Primavera. Inoltre particolare attenzione all’alimentazione, punto cardine di una buona salute. Il quotidiano si focalizza anche sulla figura di Pepe Reina, l’anno scorso spesso ai box a Monaco e che ora a Napoli ha trovato una seconda giovinezza, con lo staff medico partenopeo che si è assunto la responsabilità di riportarlo ai massimi livelli di forma e la scommessa si può considerare vinta. Infine è molto importante il riposo post-gara. L’idea del Napoli è chiara in particolar modo dopo le trasferte europee: molto più pratico e comodo dormire in albergo piuttosto che in aereo. Insomma, sono i dettagli a fare la differenza.

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