Una buona fetta del San Paolo lo ha accolto indossando una maschera con la sua faccia, in segno di solidarietà nei suoi confronti dopo i cori razzisti di mercoledì sera da parte della tifoseria della Lazio, e Kalidou Koulibaly ha ringraziato tutti con una prestazione straordinaria contro il Carpi. Una partita giocata ad altissimo livello da parte del giocatore franco-senegalese non solo per rendere omaggio a tutti quelli che lo hanno sostenuto in questi giorni, ma anche per zittire chi nel turno infrasettimanale gli aveva preservato dei vergognosi “buuu”. A farne le spese i malcapitati attaccanti del Carpi sovrastati dallo strapotere fisico e tecnico del difensore; sì tecnico, perché Kalidou in diverse occasioni si è lanciato in quelle falcate offensive condite di dribbling che lo hanno reso famoso agli occhi dei tifosi azzurri.
Va vicino al goal lanciandosi senza paura su un corner di Valdifiori ma il pallone finisce alto di poco, prima di diventare in assoluto l’uomo copertina di questa partita del Napoli; ancora un calcio d’angolo e ancora il numero 26 partenopeo a saltare, questa volta però il difensore biancorosso Daprelà trova in una trattenuta l’unico modo per tenerlo a bada e l’arbitro fischia calcio di rigore. A trasformare il penalty ci pensa Gonzalo Higuain ma le telecamere sono tutte per Koulibaly. Sarri ad inizio stagione aveva dichiarato che se il difensore fosse migliorato in alcuni aspetti sarebbe potuto diventare un giocatore da Barcellona, uno dei migliori al mondo; a guardarlo adesso dubbi non ce ne sarebbero, ma il Napoli se lo tiene stretto e se lo gode.
Se gli azzurri andranno a Torino sabato prossimo da padroni della classifica il merito quest’oggi è soprattutto suo; offese rispedite in faccia ai mittenti, “tutti zitti parla Kalidou”.
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Emanuele Catone
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