Più complicata di così non poteva capitare. Quella tra Napoli e Carpi è stata una partita totalmente in mano ai padroni di casa che, però, paradossalmente, avevano molto di più da perdere rispetto agli ospiti. E, proprio come all’andata, anche ieri gli emiliani non hanno fatto altro che difendere e rilanciare. Sempre e solo un’unica giocata offensiva: recuperata palla, il Carpi scavalcava il centrocampo e verticalizzava per Lasagna. Quest’ultimo, per l’intera partita non ha fatto altro che tagliare alle spalle dei due centrali del Napoli. Gli azzurri ci hanno messo sicuramente del loro con la poca cattiveria, con un palleggio a tratti sterile e con qualche disattenzione di troppo che poteva mettere in serio pericolo il risultato. A difesa del Napoli, soprattutto per quanto riguarda il possesso palla, c’è da dire che far scorrere il pallone in zone alte è estremamente complicato quando si ha di fronte un muro del genere. Man mano che si avanza col pallone gli spazi si restringono e le giocate diventano sempre più complicate da finalizzare. Serviva la giocata, che non è arrivata. Serviva la personalità, e al ‘Pipita’, presentatosi sul dischetto, non è di certo mancata. Considerando che trovare linee di passaggio era praticamente impossibile, il Napoli ha fatto quello che poteva, ottenendo il massimo risultato col minimo di palle goal create.
OCCASIONE AZZURRA – La prima palla goal il Napoli la costruisce al 13′ minuto con una classica combinazione offensiva: palla a Hysaj, col terzino albanese che può giocare una palla scoperta; non appena il terzino alza la testa, Callejon parte a mille all’ora verso la porta avversaria, prendendo alle spalle la difesa emiliana:
Presa alla sprovvista la difesa, l’esterno spagnolo scarica di prima intenzione la sfera per Higuain che arriva a rimorchio. È buona la disposizione della difesa del Carpi, mentre manca totalmente l’aiuto del centrocampo degli emiliani:
Il ‘Pipita’ prova a calciare di prima intenzione, ma impatta male il pallone che finisce tra le braccia di Belec:
OCCASIONE PER GLI OSPITI – Come detto, tra le note negative della sfida contro il Carpi c’è sicuramente qualche errore difensivo di troppo. Sono state, sì, poche le occasioni per gli ospiti, ma ogni volta che gli emiliani superavano il centrocampo c’era la sensazione che qualcosa potesse succedere. Come al minuto 33′, quando dalla destra arriva un traversone che trova Lasagna in area di rigore. Per fortuna, il suo stacco finisce fuori. Due errori in particolare: 1) Ghoulam esce in modo lentissimo in chiusura su Letizia, dandogli così il tempo di crossare; 2) Hysaj non marca l’avversario tra porta e pallone ma si posiziona in marcatura a zona (e quando la sfera giunge in area non esiste marcatura a zona che tenga):
RIGORE E VANTAGGIO DEL NAPOLI – L’episodio che decide la gara arriva al 68′ minuto: angolo battuto da Valdifiori, e Koulibaly in area viene strattonato in maniera evidentissima. Per Doveri, e per il resto del mondo intero, è rigore. Le immagini, nel caso qualcuno avesse ancora qualche dubbio, annullano ogni perplessità:
SECONDA OCCASIONE PERICOLOSA PER IL CARPI – Il Napoli commette tantissimi errori in fase difensiva, che potranno risultare anche poco evidenti, ma che potevano portare a situazioni estremamente pericolose. Una di queste cade al minuto 81′: erroraccio della difesa azzurra e, in particolare, Koulibaly che non offre copertura ad Albiol, lasciando lo spazio a Lasagna per ricevere palla. Il centrale senegalese si dispone in diagonale negativa, anziché disporsi alle spalle di Albiol:
Nappo Salvatore
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Articolo modificato 8 Feb 2016 - 00:21