AGGIORNAMENTO 17.30: La Lazio si è vista respingere il ricorso presentato dopo la decisione da parte del giudice sportivo di chiudere alcuni settori dello Stadio Olimpico per i cori razzisti nei confronti di Koulibaly nel corso della partita contro il Napoli.
“La 1ª Sezione della Corte Sportiva D’Appello Nazionale – si legge sul sito della FIGC – ha respinto il ricorso della Lazio, confermando l’ammenda di 50mila euro e l’obbligo di disputare una gara con i settori ‘Curva Nord’, ‘Distinti Tevere Lato Nord’ e ‘Distinti Monte Mario Lato Nord’ privi di spettatori“.
È stata inoltre revocata “la sospensione dell’esecuzione della sanzione inflitta in occasione della gara Lazio-Genoa del 9 febbraio 2015. Le sanzioni erano state inflitte dal giudice sportivo per i buu razzisti di parte del pubblico in occasione della gara casalinga con il Napoli del 3 febbraio scorso“. La Lazio disputerà dunque la partita casalinga contro il Verona con il settore Nord dell’Olimpico (Curva, Distinti Tevere e Monte Mario) completamente vuoto.
Questo pomeriggio, presso la Corte di Giustizia federale della Figc, si discuterà il ricorso presentato dalla Lazio contro la chiusura per un turno dei settori Distinti Nord, lati est e ovest. La sanzione, comminata dal giudice sportivo per gli ululati razzisti all’indirizzo del difensore azzurro, Kalidou Koulibaly, durante il match dello scorso febbraio scorso, non è stata gradita dalla società biancoceleste.
Per questo motivo, come riferito dall’Ansa, il club ha deciso di agire per vie legali, nella speranza di avere la meglio. Discorso diverso per quanto riguarda la chiusura, per due turni in questo caso, della Curva Nord: il settore è infatti risultato recidivo a seguito della precedente sanzione comminata dopo i ‘buuh’ razzisti in Lazio-Genoa.
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