L’ex attaccante di Napoli e Juventus, Josè Altafini, in vista della sfida di sabato sera ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera rivelando alcuni retroscena che lo riguardano personalmente:
“Sono ricordato ancora come Core ‘ngrato. Cosa dovevo fare, buttarla fuori apposta? Ricordare questo particolare mi fa arrabbiare, quelle scritte mi hanno rovinato la vita, mi perseguitano ancora oggi, e non è giusto. Quel giorno ho fatto solo il mio dovere. Non come quelli che adesso segnano alla vecchia squadra e fanno finta di essere tristi. Una schifezza.
Ho sofferto, ci soffro ancora, ma d’altronde per tutta la carriera mi è toccato convivere con etichette ingiuste, tipo quella di ‘coniglio’. Incredibile che lo dicano a me che ho segnato 216 gol senza mai mettere i parastinchi“.
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