Marco Fassone, ex dirigente sia di Juventus che di Napoli, ha rilasciato un’intervista sulle pagine dell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport parlando della sua avventura in entrambi i club e analizzando la sfida di sabato sera. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.it: “La partita tra Juventus e Napoli mi porta alla mente tanti bei ricordi perché nella parte della mia vita dedicata al calcio i bianconeri e gli azzurri occupano 9 stagioni ricche di esperienze ed episodi positivi.
La dote migliore di De Laurentiis è la capacità di prevedere quello che succederà. Lavorare con lui non è stato semplice perché va capito rapidamente: con lui devi adattarti a un presidente molto operativo anche sulle piccole cose. A Torino il rapporto con la proprietà c’era in occasione dei cda o delle grandi decisioni da prendere, mentre a Napoli il contatto era quotidiano, magari anche solo per decidere della rizollatura dei campi perché De Laurentiis segue tutto in prima persona.
La mia esperienza al Napoli è stata molto bella e molto diversa rispetto a quella alla Juve. De Laurentiis per primo mi ha dato la possibilità di avere una direzione generale e di allargare le mie competenze. Poi è inevitabile che le differenze ci fossero perché le strutture dei due club erano diverse. La Juve è molto simile alla grande industria italiana, il Napoli alla piccola-media impresa, ma si tratta comunque di due modelli di successo. A Napoli ho avuto meno tempo: le idee che volevo portare avanti, come per esempio il nuovo stadio o un centro sportivo, non ho avuto tempo di svilupparle perché nel 2012 scelsi di cambiare e di sposare il progetto Inter.
Juventus-Napoli sarà una bella partita perché si affronteranno le due squadre che giocano il più bel calcio d’Italia. Non mi aspetto un match iper tattico e per questo prevedo che ci saranno spettacolo e gol. Magari finirà in pareggio.
Non credo che il calcio italiano vada verso un duopolio tra i bianconeri e gli azzurri perché mentre per la Juve é normale lottare per il titolo, in virtù delle sue dimensioni e della sua ricchezza economica, il Napoli oggi sta compiendo un’impresa grandiosa ma eccezionale. In futuro immagino che le due milanesi e la Roma, risolti i loro problemi attuali, torneranno a recitare un ruolo di primissimo piano”.
Articolo modificato 11 Feb 2016 - 09:20