E se lo Juventus Stadium, per una notte, diventasse un set cinematografico come in un film di Tarantino? Forse potrebbe essere ancor meglio, con un numero di emozioni maggiori e colpi di scena a non finire, seppur sportivamente parlando, possibilmente con meno splatter. La sfida di sabato tra Juventus e Napoli potrebbe essere vista, in odore anche della notte degli Oscar che a breve si terrà in quel di Los Angeles, come una sorta di “resa dei conti” western che, decisiva o meno ai fini del campionato, potrebbe influenzare e non poco la corsa verso l’agognato Scudetto. Da una parte la Juventus, nel ruolo di Signora del campionato reduce dal poker di successi consecutivi, dall’altra il Napoli, la squadra rivelazione che vuole interrompere l’egemonia sul campionato dei piemontesi: non si tratta di buoni o cattivi, di belli o brutti; si tratta di sport, ma sembra un film.
Lo Juventus Stadium come l’emporio di Minnie, teatro dove si consuma l’evento e si scontrano otto personaggi, chi in cerca di rivalsa, chi di gloria personale (o di squadra). Prendiamo in prestito la location dell’ultimo film del regista statunitense per trasportarla nel catino piemontese, dove la compagine partenopea proverà, dopo quattro passaggi a vuoto, ad assaltare la diligenza inarrestabile dei Campioni d’Italia, forti dei quattordici successi consecutivi. Come? Magari provando ad imbrigliare a mo’ di prigioniero il furetto argentino Dybala. Chi ci riuscirà? Indiziato numero uno ‘il cacciatore di taglie’ Koulibaly, che cercherà di negargli la gioia dell’ennesimo gol decisivo in attesa che lo ‘sceriffo’ Hamsik ed il ‘boia’ Higuain facciano il loro lavoro nell’altra metà campo.
Di contorno, ma non troppo, l’importanza dei protagonisti secondari alla vicenda: “i quattro passeggeri” che potrebbero, da comprimari, essere decisamente importanti per le sorti degli ospiti allo Stadium. Dal ‘piccolo uomo’ Insigne ad Allan e Reina, in versione ‘messicano’ e ‘mandriano’. Per chiudere con ‘il contadino’ Sarri, quello dai modi umili ma geniali, forte di mille battaglie sul campo che, al primo Grande Ballo della sua carriera, cerca di imporre la forza delle idee applicate al calcio. Insomma, la diligenza è pronta, così come il set di un film da Oscar in attesa di essere premiato. Tra Tarantino ed il Napoli, la speranza è quella di non uscire a mani vuote dalla serata di Gala. Un po’ per gioco, un po’ per smorzare i toni troppo accesi di questi giorni.
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Andrea Bugno
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