Le pagelle di Juventus-Napoli: Hysaj e Allan a testa alta, Koulibaly ad un passo dall’arrivo. Higuain e Insigne affondano. Hamsik…

Reina 6: Al quarto d’ora la prima presa in sicurezza su tiro telefonato di Cuadrado. Dalle sue parti la Juventus si desta occasionalmente, con lo spagnolo sempre sicuro. La deviazione sulla conclusione di Zaza, però, è fatale.

Ghoulam 6: L’uomo più in forma dei bianconeri, Cuadrado, staziona dalle sue parti. Le apprensioni non mancano ma sono tutte, in sicurezza, gestite dall’esterno ex Saint Etienne. Il baricentro della gara alla distanza si sposta e l’algerino prova a macinare metri sull’out mancino senza però trovare mai il varco giusto per le sue proiezioni offensive.

Koulibaly 5,5: Una progressione devastante per cominciare ma il cuore pulsante della sua serata batte negli ultimi venticinque metri, a sgomitare con il costante movimento degli avanti avversari. Guardingo come richiesto dal coefficiente di difficoltà della contesa, non sbaglia praticamente nulla per ampie fasi dell’incontro, Morata e Dybala ci provano, ci mancherebbe, ma il franco-senegalese è sempre reattivo e concentrato, in anticipo come in marcatura. Zaza, ironia della sorte, è quello che crea maggiori apprensioni e la pressione è troppo labile quando l’attaccante bianconero trova la conclusione della serata che mette la parola fine all’incontro. Un peccato troppo incisivo in una gara comunque importante.

Albiol 6: Sorveglianza di rigore, quasi un 41 bis nelle sue zolle di competenza, chiusure precise e accorto in impostazione. Sua la proiezione più incisiva dei primi 45′ di gioco ma resa ininfluente da una chiamata del direttore di gara. Tiene benissimo per l’intero arco della gara ma è una sua sfortunata deviazione a spiazzare Reina sul goal di Zaza.

Hysaj 6,5: Elmo ben saldo per una vera battaglia sulla catena di destra,  fronteggia al meglio ogni folata dell’undici di Allegri, puntuale e preciso in copertura e disimpegno, Pogba salvo un velenoso appoggio per Dybala non riesce mai scalfirne le sicurezze. In avanti si esprime a fasi alterne, è sontuoso al 35′ mettendo una palla con il contagiri da incorniciare per Higuain, un tracciante d’autore sventato solo da un intervento provvidenziale di Bonucci, meno in altre fasi di gioco dove il suo destro non è proprio incantevole.

Hamsik 5: Il meglio della sua prestazione è tutto in un mancino liftato e potente che si spegne di un palmo sopra il montante alle spalle di Buffon. Gestisce un’importante mole di palloni ma gli spazi tra le linee avversarie si scorgono con il lanternino e nessuna fiammata, zero intuizione, il capitano azzurro issa bandiera bianca troppo presto.

Jorginho 5,5: Mordere le caviglie e dettare il fraseggio, la sceneggiatura della gara del regista azzurro si inserisce fin da subito nelle pagine della sfida dello Stadium ma non tutto va per il verso giusto. Qualche errore di troppo quando cerca di verticalizzare, da incensare però il suo lavoro come punto di riferimento a schermo davanti alla linea a quattro azzurra.

Allan 6,5: Faccia a faccia con Pogba, un duello da epopea confezionato nei 90′ di gioco di stasera. Il volante azzurro cade e si rialza senza mai perdere il suo incedere combattivo. Corsa, contenimento e ripartire, un credo che porta integralmente sul rettangolo verde dello Stadium. La gamba, quando il gioco si fa critico, c’è sempre, a sparigliare ogni velleità bianconera nella trequarti partenopea, così come le sue sempre importanti percussioni a spezzare le fasi di stallo.

(Dall’89’ Gabbiadini sv.)

Insigne 5: La luce non si accende nei settanta minuti a sua disposizione, quasi spaesato, non trova mai il lampo giusto perdendosi tra le serrate maglie avversarie. L’apporto in fase di non possesso non manca, si spende tantissimo, ma negli ultimi venti metri, dove le intuizioni del folletto di Frattamaggiore sono ossigeno per ogni proiezione azzurra, il numero 24 non risponde presente.

(Dal 75′ Mertens sv.)

Callejon 6: La chiave del suo incontro passa da un attento lavoro nella metà campo azzurra. Prima gli equilibri, poi gli eventuali affondi nel cuore della metà campo avversaria. Tiene sempre il radar ben piazzato sui movimenti di Pogba, staziona sull’out destro da terzino aggiunto consumato, certo in avanti dei suoi sempre benefici tagli non c’è alcuna traccia.

Higuain 5: Bonucci gli tiene la targa pedinandolo con ossessiva attenzione, l’intervento da cineteca in spaccata che gli chiude ogni varco sul lancio al millimetro di Hysaj ne è la dimostrazione. Barzagli non è da meno, coriaceo su ogni intuizione dell’argentino. Non una serata semplice quella dello Stadium per il delantero di Brest, che finisce completamente inghiottito nella morsa dei centrali bianconeri. Che si tratti di cercare la profondità o di allargare il proprio raggio d’azione non fa alcuna differenza.

Sarri 5,5: Prima gara Scudetto dopo una rincorsa a perdifiato lunga una carriera intera. I titolarissimi come certezza, tiene bene il campo per tutti i novanta minuti, la gara, in fondo, è da pari conquistato sul campo di un’avversaria con la A maiuscola. La trasferta di Torino però porta anche un carico di rimpianti, legati ad una lettura della gara fin troppo passiva, con cambi forse tardivi e figli di una visione della gara forse accettata fin troppo di buon grado. Higuain forse avrebbe necessitato di una spalla forte in più a sgomitare tra i due centrali bianconeri…

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