A Torino abbiamo assistito ad un incontro in cui ha regnato l’equilibrio, da quello tattico a quello mentale. Juventus e Napoli, in fondo, si sarebbero accontentate anche di uno scialbo 0-0, probabilmente il risultato più giusto visto l’andamento del match. Ma alla fine una scelta azzeccata di Allegri ed una deviazione fortuita hanno regalato i 3 punti e la testa della classifica ai bianconeri, mai al comando della Serie A in questa stagione.
Comunque, per i ragazzi di Sarri questa non assolutamente è una gara da gettare al vento: così come aveva anticipato il mister in conferenza, la squadra ha imposto per alcuni tratti del match il proprio gioco, affrontando la Vecchia Signora col giusto piglio e apporto. Sicuramente non una novità per gli azzurri, che quest’anno hanno percosso anche gli ambienti più caldi e difficili. Ma mai si era visto un Napoli così spiccato e voglioso allo Juventus Stadium da cui ne è sempre uscito sconfitto.
Questo atteggiamento è sinonimo di una maturità ormai quasi completamente acquisita e che fortifica il gruppo in vista delle prossime gare. L’unica cosa che forse si può recriminare alla squadra è la lucidità mancata nelle proiezioni offensive, un marchio che ha contraddistinto i partenopei fino ad ora e che avrebbe potuto dare una svolta decisiva all’incontro.
In ogni caso bisogna ripartire da quanto di buono fatto ieri sera già contro il Villarreal, giovedì in Europa League, e subito dopo contro il Milan. In campionato assisteremo a 13 finali, perché se si vuole ritornare sul tetto più alto d’Italia bisognerà considerare ogni partita come tale. La Juventus dista soltanto un punto e mollare proprio ora sarebbe da matti: hanno vinto la battaglia, ma non la guerra…
Luigi Fervide (Twitter: @LuigiFervide06)
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Articolo modificato 14 Feb 2016 - 16:06