La fortuna è un concetto particolarmente astratto. E’ imprevedibile, non è un caso che venga chiamata “dea bendata”. A volte, però, è attratta da determinati colori: per conferme chiedere a Maurizio Sarri, punito da una deviazione beffarda in zona Cesarini allo J-Stadium. La sorte è attratta da alcuni colori: a Napoli sperano che tra questi non ci sia anche il giallo, l’amarillo in spagnolo. Già, perché proprio la Spagna ospiterà la prossima partita di Higuain e compagni: a Vila-Real, per la precisione, un comune di poco più di 50 mila abitanti nella comarca della Plana Baixa.
Che sia il locus amoenus di cui il Napoli ha tanto bisogno? Sarri l’ha detto, per lui è “una fortuna giocare in Spagna”. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore: gli azzurri non vogliono e non devono guardare la classifica che li vede secondi, anche perché alla fine del campionato manca un bel po’ di tempo. 13 finali per l’esattezza. Nel frattempo Sarri e la sua truppa si rifugiano in Spagna per cercare un po’ di serenità in Europa League, quella competizione in cui il Napoli veste i panni della schiacciasassi e inanella un record dopo l’altro. 6 partite, altrettante vittorie, 22 goal fatti e appena 3 subiti. Un locus amoenus, per l’appunto, che serve per riconquistare la serenità smarrita allo J-Stadium.
Pianificando, nel frattempo, un colpo di stato, un contro-sorpasso per riconquistare la vetta persa dopo 5 turni. 13 partite arbitri e giudici del destino azzurro. Ma nel frattempo si è tornato a pensare partita per partita, senza fare troppi voli pindarici. Quindi il Villarreal, la pausa dal campionato da non sottovalutare assolutamente: El submarino amarillo rischia di trasformare l’Europa League in un incubo, forte dei suoi 48 punti conquistati in Liga (quarto posto). Il Napoli visto finora in campionato, però, non può aver paura. E’ proprio da questo caposaldo che gli azzurri devono ripartire. Contando sull’Europa League e pianificando il nuovo colpo di stato ai danni della Juventus.
Vittorio Perrone
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