Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa al termine di Juventus-Napoli. Queste le parole del tecnico partenopeo, raccolte dalla redazione di SpazioNapoli.
Approccio difensivo, offensivo e sfida alla pari – “Penso che si può fare sempre qualcosa in più, ma la nostra fase difensiva è stata straordinaria, che purtroppo ci è costata da un punto di vista offensivo. Avevamo di fronte una delle migliori difese d’Europa, siamo venuti in uno stadio difficile, abbiamo concesso poco, giocando più che alla pari e abbiamo costretto la Juve a giocare col 4-5-1 per portare a casa un pareggio, ma la sconfitta non fa cambiare idea sulla nostra partita. C’è mancato qualcosa negli ultimi 20 metri, perché nei primi 80 abbiamo costruito contro una squadra che non concede nulla. Abbiamo giocato alla pari della Juventus. La squadra non era impaurita: noi non siamo la Juventus a livello di abitudine a giocare questo tipo di partita, perché abbiamo tanti ragazzi degli anni ’90 che non avevano mai giocato questo tipo di partita; ecco perché hanno fatto maggior attenzione in difesa piuttosto che in attacco, ma sono partite che ci fanno crescere. Spero che i ragazzi prendano gli aspetti positivi di questa partita, che a livello di esperienza ne vale 20″.
Discorso razionale e fortuna – “Bisogna tornare in campo e vedere le reazioni. A livello logico bisogna guardare ai 92 minuti e non ad un tiro deviato, che ci è costato la partita: da questo punto di vista la squadra esce rinforzata. Non è sempre tutto così razionale e dobbiamo aspettare la prossima partita. Non c’è la serenità al momento per fare un discorso logico, se ne parlerà nei prossimi giorni. Gol fortunato? La fortuna va a caso, probabilmente attratta da certi colori. La partita era bloccata e la Juve aveva rinunciato a vincerla, ma poi l’ha vinta per un episodio; bisogna accettarlo. Noi dobbiamo essere in balia del nostro calcio e non di un episodio”.
Calendario futuro – “Non so il calendario del Napoli né quello della Juve. Adesso dobbiamo pensare al Villarreal e poi da venerdì al Milan. Del calendario non mi interessa nella maniera più assoluta. Ora c’è rabbia per aver perso una partita in cui non c’erano avvisaglie di poterla perdere, al momento prevale un po’ di rabbia, ma dobbiamo ritrovare energia”.
Giocatori italiani – “Giocatori italiani? Fosse per me saremmo ancora negli anni ’70, ma vista l’evoluzione io non posso farci nulla. Non so perché il Napoli prende italiani o stranieri, ma spero che si prendano giocatori forti. Il calcio italiano è pieno di stranieri e di qualcuno se ne potrebbe fare a meno, perché i nostri giovani hanno difficoltà ad affermarsi e spero che in futuro si tornerà a valorizzare i nostri giocatori. Noi stiamo cercando di costruirci ed è un onore venire a Torino e giocarcela alla pari”.
Articolo modificato 14 Feb 2016 - 00:21