Angelo Pisani, avvocato della famiglia Esposito, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss riguardo il processo sulla morte di Ciro, da poco ripreso. Ecco le sue parole:
“Ieri ha testimoniato Antonella Leardi, è una donna molto coraggiosa e dignitosa. Ha raccontato la storia della vita di Ciro, un ragazzo che lavorava e seguiva il Napoli ovunque con il suo zainetto pieno di frittatine e casatielli. Gli è stato vicino per 50 giorni ma non si aspettava che il figlio potesse morire. Ciro confessò che a spararlo fu il chiattone, che è per l’appunto De Santis. Lui non fu vittima della violenza fra tifoserie, ma di un atto di terrorismo. Il pullman fu preso d’assalto, Ciro cercava di fare giustizia.
E’ stato assassinato da un criminale che ha sparato verso persone indifese: è stato vittima della criminalità, non dello sport. Ci saranno altre udienze, porteremo altri testimoni, tutti contro De Santis che ha confessato di aver sparato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ad aprile ci sarà la sentenza: spero nell’ergastolo. Servirà da esempio per tutti: le regole e i valori vanno rispettate, chi sbaglia è giusto che paghi. Lo sport va difeso: si pensava alla camorra, a tanto fango, ma qui si parla di una vicenda che serve a tutta l’Italia”
Chiusura su Maradona: “Diego è il primo tifoso azzurro, è triste quando il Napoli perde e felice quando vince. Si collega 24 ore al giorno con Napoli, lui è l’immagine del calcio. E’ sempre pronto ad intervenire e nei prossimi mesi sarà decisivo.”
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