“Con 18 persone si può fare un colpo di Stato”: lo disse Maurizio Sarri alla vigilia del match di Europa League con il Midtjylland, rispondendo ad una domanda relativa alla possibilità di allargare la cosiddetta rosa dei titolarissimi. Dunque possiamo eliminare una delle possibili cause del momento negativo del Napoli: il tecnico – che ha sempre detto di non voler entrare nelle logiche di mercato del club – allena i calciatori che gli vengono messi a disposizione; e sono quelli giusti se, a suo dire, con loro si può fare il “colpo di Stato”.
Bisogna restringere il discorso allora. Riportarlo nell’ambito di quanto si vede in campo: ossia una squadra che, anche ieri sera, per lunghi tratti ha dominato l’avversario, rimanendo costantemente nella metà campo del Milan e concedendo ai rossoneri solo quella maledettissima occasione che poi Bonaventura ha trasformato in gol. Il dato sul possesso palla è indicativo: 67% a favore del Napoli. Tutto bene dunque? Niente affatto. Perché dire che il Napoli, in questo momento, non ha problemi, equivarrebbe a mettere la testa sotto la sabbia. Bisogna allora cercare di analizzare cosa veramente non va: fino al match con il Carpi, la squadra andava a vele spiegate, poi è subentrata l’ansia da risultato. Contro gli uomini di Castori bisognava vincere per arrivare a Torino con il vantaggio dei due punti, e gli azzurri fecero fatica; con la Juve per lunghi tratti si era visto un buon Napoli – seppur poco concreto – punito solo da un tiro deviato; a Villarreal, con tante seconde linee in campo, la squadra era andata vicino all’ottenere un risultato estremamente positivo contro la quarta forza della Liga. E con il Milan è storia recente: sono almeno quattro le occasioni da rete vanificate dagli azzurri. Ne avessero trasformato la metà, ora parleremmo d’altro.
E invece i risultati, per tantissimi tifosi e anche per molti addetti ai lavori, sono condizionanti nei giudizi da dare alle prestazioni. Ma se il Napoli giocasse altre dieci volte la stessa partita di ieri sera, probabilmente in almeno otto occasioni arriverebbe la vittoria. Questo per dire quanto sia inutile fare ora i processi. Bisogna aspettare che passi questo momento, che la buona sorte torni a baciare il Napoli e che lo stesso Napoli faccia qualcosa per riportarla sulla sua strada. L’aspetto psicologico è fondamentale. Basterà una vittoria giovedì sera per ottenere un doppio risultato: passare il turno e ricaricarsi mentalmente. Così anche la Fiorentina farà meno paura.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano
I commenti sono chiusi.