Troppi impegni e poche alternative, febbraio infernale per gli azzurri. Ma guai a parlare di un Napoli ridimensionato

Non c’è ancora il Sole a Castel Volturno. Effettivamente è stata una giornata ombrosa, con il cielo plumbeo ad accompagnare i movimenti in allenamento dei ragazzi di Sarri. Plumbeo come l’umore che si respira in alcuni ambienti del tifo partenopeo, contrariato dagli ultimi risultati della squadra. Anche in questo caso, però, la tifoseria è spaccata: c’è chi disfa e chi invece cerca di rattoppare guardando con fiducia al futuro. C’è da sottolineare l’espressione “anche in questo caso” perché lo striscione un po’ polemico apparso al San Paolo aveva già suscitato dubbi sulla coesione della tifoseria.

PICCOLE GRANE – Non ci sono dubbi, invece, sull’unione della squadra di Sarri. C’è concentrazione ma anche serenità in casa Napoli, e a dimostrarlo sono state le parole del tecnico, che si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi (semmai se l’è presa con la sfortuna), e il tweet di Reina. “Sempre più orgoglioso di questa squadra” ha scritto sul social il portiere. Merito dunque a Sarri per come ha saputo compattare uno spogliatoio che non si lascia abbattere dalle difficoltà. Che però ci sono, emerse tutte nella notte di lunedì. Dovute certamente a due aspetti: i troppi impegni e la coperta troppo corta. Febbraio è stato finora un mese infuocato, come prevedibile, ma al tempo stesso sono venuti a mancare gli uomini chiave. Higuain, Hamsik e le seconde linee, che avrebbero dovuto in questo tour de force far rifiatare i titolari senza demeritare.

NESSUN RIDIMENSIONAMENTO – Cosa che per certi versi è accaduto, per altri no. Guai però a parlare di un Napoli ridimensionato da questi tre incidenti di percorso, sarebbe un errore ingenuo. Perché Higuain e compagni hanno dimostrato di essere superiori al Milan e di potersela giocare alla pari su campi difficili come lo Juventus Stadium e il Madrigal. Le occasioni sono state create, il gioco è rimasto inalterato e la classifica continua comunque a sorridere. E’ mancata lucidità, quel pizzico di brillantezza dovuta alla stanchezza. Rimettersi in careggiata allora è una condizione naturale per questo Napoli. C’è da vincere con Villarreal e Fiorentina, di certo non le ultime della classe. Le occasioni perfette per far capire che i recenti inciampi sono soltanto frutto di un brutto momento che passerà. O – e sarebbe l’ideale – che è già passato.

Vittorio Perrone
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