Il portiere del Napoli Pepe Reina ha parlato nel corso della trasmissione Al Primer Toque, in onda sulle frequenze radiofoniche spagnole di Onda Cero, analizzando la partita di questa sera contro il Villarreal e rivelando particolari curiosità sulla sua vita dopo il ritiro dal calcio. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.it: “Al termine delle gare di Champions League delle squadre spagnole posso dire che i loro risultati parlano da soli, il Barcellona ha battuto l’Arsenal e il Real Madrid la Roma, anche l’Atletico Madrid ha fatto bene e ci ha sempre abituato ad arrivare lontano in Europa; anche quelle che partecipano all’Europa League sono sempre protagoniste.
In Premier fatturano molto di più rispetto agli altri campionati e non capisco quindi perché stanno avendo questo calo; solo il Manchester City, con la vittoria contro la Dynamo Kiev, ha fatto bene e può sperare nel passaggio del turno”.
Passando poi nello specifico al suo Napoli e alla gara col Villarreal: “Sono stato entusiasta di tornare a giocare a Villarreal, ho apprezzato tanto l’affetto della gente. L’accoglienza che ho ricevuto una settimana fa mi ha emozionato. Il camion? Sospettavo qualcosa, è stato un cugino di mia moglie e mi aspettava tutta la sua famiglia: è stato fantastico. Ci avviciniamo con grande rispetto alla gara di Europa League. Non sarà semplice ribaltare il risultato dell’andata, ma ci proveremo. Il Villarreal gioca molto bene in fase difensiva, sarà una partita molto complicata. Come club, il Villarreal è un esempio maiuscolo da seguire, per tutto il calcio europeo.
Higuain è un giocatore fondamentale per il Napoli, penso sia normale andando a controllare anche i numeri che ha fatto vedere fino a questo momento. La squadra, però, non dipende solo da lui.
Per quanto riguardo lo scudetto, la Juventus è una grande squadra lo ha dimostrato anche con il Bayern. Giocarci lo scudetto con loro è motivo di grande orgoglio per noi; sono loro i favoriti per la vittoria finale, ma noi cercheremo di dire la nostra. Con Sarri il gioco è cambiato e le sue idee sono diverse. La squadra gioca bene, ma anche Benitez ha fatto grandi cose qui vincendo due titoli in due anni.
La partita di lunedì contro il Milan è stata diversa rispetto a quello con il Villarreal. Che una squadra come quella rossonera, che ha speso tantissimi milioni sul mercato, venga al San Paolo giocando in quel modo per noi è una grande soddisfazione, vuol dire che ci temono. In Europa invece si gioca un calcio diverso, più propositivo.
Poi sul suo futuro: “Qui a Napoli sto benissimo, ricevo tanto affetto ogni giorno, la gente e i tifosi ci amano e sono felice di rappresentarli in ogni gara con questa maglia. Qui il calcio è una religione, tante persone fanno sacrifici per seguirci e portare i loro figli allo stadio, mi emoziono ogni volta al San Paolo. La mia intenzione è quella di restare qui ancora qualche anno e forse chiudere la carriera con il Napoli. Io e mia moglie stiamo addirittura pensando di continuare a vivere qui anche dopo che mi sia ritirato.
Un appunto poi anche sui portieri spagnoli e sull’Europeo imminente: “È un peccato quanto accaduto a Victor Valdes nelle ultime stagioni; per me continua ad essere uno dei migliori al mondo nel ruolo di portiere. Vedo poco le partite di Casillas perché in Italia viene trasmesso poco il campionato portoghese.
Per quanto riguarda la Nazionale devo essere realista; io penso a giocare, ma in questo momento ci sono almeno tre portieri che stanno facendo bene e sono favoriti. Sono felice della mia stagione, ma so che sarà difficile convincere Del Bosque, anche se una convocazione mi farebbe felicissimo.
Una battuta anche su due suoi ex allenatori: “Sono sicuro che Guardiola riuscirà a vincee la Champions League con il Manchester City entro i primi due anni. Per qualche motivo, invece, Benitez non ha vissuto bene l’esperienza lavorativa al Real Madrid”.
Articolo modificato 25 Feb 2016 - 10:04