Il goal non arriva dal 7 febbraio, un dato che stona in una stagione monstre come quella di Gonzalo Higuain. Quindici giorni di difficoltà per l’argentino, così come per l’intero Napoli dal punto di vista dei risultati. Analizzata, senza molti fronzoli, dal presidente Aurelio De Laurentiis a margine dell’assemblea di Lega calcio nella giornata di ieri.
Un’uscita, quella del patron azzurro, che non ha mancato di suscitare il consueto clamore, figlia però secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, di una serie di eventi non esclusivamente legata al rettangolo di gioco, tutt’altro: “In questo caso il fuoco cova sotto la bilancia, non sotto la cenere. Le parole di Aurelio di Laurentiis sul sovrappeso di Gonzalo Higuain arrivano puntuali, come in passato erano arrivati gli strali sulle compagnie sbagliate di Lavezzi a Napoli oppure le considerazioni sull’effettiva lealtà di Cavani al momento del passaggio al Psg. L’arrivo a Napoli di papà Jorge (in coincidenza con la sfida contro il Milan) non ha portato all’atteso faccia a faccia con i vertici societari. In pubblico l’entourage del Pipita evita di affrontare l’argomento-rinnovo, anche perché in assoluta discrezione ha già fatto sapere a De Laurentiis che non ci sono i presupposti per prolungare il contratto ora in scadenza nel 2018. Sullo sfondo c’è la mancata intesa estiva su un abbassamento della clausola da 94,5 milioni e un sostanziale irrigidimento nei rapporti, a dispetto di una stagione da record sul piano realizzativo. Tanto più che il Psg e il Chelsea, in particolare, hanno già mostrato il loro interesse per il trasferimento boom. Insomma arriva l’ora delle scelte importanti. Magari scopriremo che quella di ieri era solo una boutade, ma saremmo meno sorpresi se il finale di stagione portasse le inevitabili indiscrezioni sul mercato attorno a Higuain”.
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