L’esaltazione di due squadre che hanno messo il concetto di “gioco” al centro del loro progetto. É questa l’idea di Arrigo Sacchi, che si palesa attraverso un editoriale pubblicato oggi sulla Gazzetta dello Sport.
“La Fiorentina e il Napoli ci hanno gratificato di un grande spettacolo di gioco purtroppo inusuale dalle nostre parti. Le due squadre si sono affrontate senza ostruzionismi tattici, senza violenze e timori, cercando di imporre il gioco senza artifici e prudenza. Un calcio offensivo e positivo, di rara bellezza, come i loro bravi tecnici sanno insegnare. Entrambe non hanno i bilanci e le rose delle nostre big, ma i giocatori sono orgogliosi del proprio lavoro e fieri del gioco che li guida e li aiuta ad essere ancora più bravi”.
“Le due squadre giocano da protagoniste: non sono disposte a lasciare il comando del gioco all’avversario. Gli uomini di Sarri soffrivano, non tutti i giocatori sono al top, ma hanno creduto fino in fondo nel proprio lavoro e al novantesimo ancora hanno cercato il gol. Si è visto un calcio totale di stampo internazionale. Molti credono che la qualità dei singoli sia sufficiente per giocare in modo armonioso e divertente, ma non è così. Senza un gioco che la ispiri, anche una squadra di campioni pur vincenti mai farà la storia. Quanta differenza di concetti e gioco fra l’incontro Fiorentina-Napoli e Juventus- Inter. Quest’ultima è stata una partita grigia che non premia la qualità dei tecnici e tantomeno quella dei singoli”.
Articolo modificato 2 Mar 2016 - 10:19