Ricordate il Marek Hamsik della passata stagione, che sembrava a volte un pesce fuor d’acqua nello scacchiere di Rafa Benitez? Bene, mettetelo da parte. Perché l’Hamsik di oggi è totalmente un altro calciatore: l’avvento di Sarri lo ha restituito – se non ad una posizione – a dei movimenti a lui più congeniali. In poche parole: il tecnico partenopeo lo ha allontanato dalla porta per farlo entrare nuovamente nel vivo del gioco. E i risultati sono arrivati sin da subito.
L’edizione odierna del Roma esalta le qualità dello slovacco. Mettendo in risalto anche un dato importantissimo: Il Napoli sulla cresta dell’onda. O meglio, di Hamsik. Il capitano ha messo alle spalle le annate grigie con Benitez ed è tornato prepotentemente protagonista. In verità di prepotenza lui ne ha ben poca. Sempre pacato, silenzioso e per bene. Mai una polemica, un lamento o qualche gesto inconsulto. I silenzi ed i sorrisi, le parole che puntuali arrivano a commentare dopo ogni partita tramite il suo sito. Hamsik va dritto per la sua strada, e lo fa nel modo che meglio conosce: pulito.
E in campo è un Hamsik nuovo, che ormai non si vedeva quasi più: corre tantissimo (col Chievo ha percorso oltre 11 chilometri) e tocca più palloni di tutti: sono stati ben 121, con una percentuale di passaggi riusciti da spavento. Il 90%, come nessun altro nella stessa giornata di Serie A.