“Un capolavoro è una partita a scacchi vinta con scacco matto”: sembra calzare a pennello, per gli azzurri, questa frase di Jean Cocteau, drammaturgo francese di inizio secolo che provocò addirittura l’invidia di Marcel Proust. Ecco, il Napoli ha ora la percezione che, per arrivare davvero a realizzare quel sogno, non potrà più sbagliare mosse nella scacchiera del campionato, rappresentata idealmente dal calendario che stasera gli mette di fronte il Palermo.
ALBIOL ED INSIGNE – Sono stati loro i protagonisti della settimana, con parole intrise di speranza e di concretezza, perché sarà forse vero che “chi di speranza vive, disperato muore”, ma è innegabile che sono i sogni a muovere il mondo, e quello azzurro sta sbocciando piano piano, partita dopo partita, passo dopo passo.
VIETATO SBAGLIARE – Allora sarà bene tenere altissima la concentrazione questa sera. Perché – tanto per restare in tema – negli scacchi esistono diverse trappole nella fase d’apertura di una partita, trabocchetti in cui possono cascare anche giocatori di buon livello. Ne viene una in mente a caso: la difesa ortodossa. Non sarà tale quella del Palermo, anche perché conoscendo Walter Novellino, avrà chiesto alla sua squadra, come prima cosa, di badare soprattutto alla fase difensiva. Poi è chiaro che sulla carta non dovrebbe esserci partita, soprattutto se il Napoli dovesse riuscire a sbloccarla subito. Fondamentale sarà vincere comunque. Solo così si potrà continuare a sognare.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano
Articolo modificato 13 Mar 2016 - 11:12