Serata davvero particolare quella di ieri. Sì, quella in cui il Napoli vittorioso per 1-0 in quel di Palermo ha nuovamente accorciato nei confronti della Juventus ed allungato sulla Roma. Ma non solo: la prestazione degli azzurri ha rasentato la perfezione con percentuali di possesso palla superiori al 66%, 13 tiri totali di cui 7 nello specchio della porta dei rosanero e ben 9 nitide occasioni da gol. Il Napoli ha ben 17 punti in più rispetto allo scorso anno e addirittura ha già superato se stesso, nel senso che lo scorso anno i partenopei conclusero il torneo con 63 punti mentre adesso ne hanno già 64 con 9 giornate di campionato ancora da disputare. Insomma numeri sul quale ci sarebbe poco da discutere, ma bisognerebbe soltanto alzarsi in piedi ed applaudire fino a spellarsi le mani.
Ebbene pur davanti a certi numeri, che certificano come con questo andamento questo sia il miglior Napoli di sempre, alcuni tifosi sono apparsi fortemente insoddisfatti. Già, proprio così. Sui social, nei bar, in TV o semplicemente per strada si sono uditi i commenti più disparati, ma molti dei quali con un profondo senso di negatività che certamente bene non fanno. Il motivo? Il Napoli ha vinto “soltanto” 1-0. Sì, sembra incredibile. Ma i commenti che la facevano da padrone ieri sera erano proprio: “Ma come si fa, con una delle ultime in classifica si vince solo 1-0? Che schifo!“. “Ma non è possibile non fare mai un tiro in porta, abbiamo sempre il pallone ma non tiriamo mai“, e ancora: “Ma dov’è finito quel Napoli che vinceva le partite 4-5 a zero? Con questa squadra non arriveremo da nessuna parte…“. “Senza quel rigore non avremmo neanche vinto“. Roba che a confronto le opere (meravigliose, e ci mancherebbe altro) dei poeti decadentisti, vengono considerate dei veri e propri inni di giubilo. Per non parlare di coloro che dopo 10 minuti di partita iniziano quel fastidioso mormorio per il risultato che non si sblocca, o che al terzo passaggio sbagliato iniziano a chiedere la sostituzione di 6-7 giocatori.
Sia chiaro, il bello del calcio sta proprio nel poter esprimere la propria opinione in completa libertà. Però sembra che a certi tifosi non vada bene mai nulla, neanche una squadra in piena lotta per la vittoria dello Scudetto, che esprime il miglior calcio d’Italia e che domina le partite dal primo al novantesimo minuto. Pare proprio che i fan del Napoli, ovviamente alcuni e per fortuna non tutti, siano stati improvvisamente colti da manie di estetismo, come se il bel gioco espresso dal gruppo di Sarri fatto di fitte reti di passaggi non bastasse. E allora è a questa frangia di tifosi che vogliamo rivolgerci per dire con forza: che il Napoli NON è né il Barcellona né il Real Madrid, formazioni al quale viene chiesto oltre alla vittoria di trofei anche lo spettacolo del gioco con almeno 4 gol realizzati a partita, a meno che non si voglia andare in contro a dure contestazioni. Non è infatti difficile udire in certi stadi, dopo un paio di vittorie di misura, qualche fischio da parte del pubblico per lo “scadente” spettacolo offerto.
Bisognerebbe insegnare a certi pseudo-esperti che le gare che forgiano il carattere di un gruppo vincente sono proprio quelle come contro il Palermo, sofferte seppur dominate. Il tutto tralasciando la questione che qualcuno dovrebbe poi spiegarci, come mai quando formazioni tipo Juventus e Inter vincono per 1-0 si parla di “cattiveria sportiva“, “fame” o di “mentalità vincente“, mentre con il Napoli si è pronti a gridare alla crisi. Blasone, palmares, fatturato, storia calcistica, parco calciatori e soprattutto potere. Il Napoli non è al livello di certe super potenze. Eppure quest’anno è lì, in vetta a lottare per vincere “il coso” contro “i cannibali”. Dunque verrebbe da chiedersi: qual è il motivo di tanto scetticismo?
Differenze di giudizi che lasciano decisamente perplessi e che dopotutto ci portano a fare una riflessione. La squadra, seppur mancante di un paio di pedine che ne avrebbero innalzato la competitività, pare comunque pronta a raccogliere un successo importante. La vera domanda è: l’ambiente sarà altrettanto pronto? Restano 9 gare dove squadra e tifo, ora più che mai, devono essere una sola cosa, dimostrando che la piazza partenopea è finalmente matura per cogliere il successo più importante.
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Pasquale Giacometti