“Lo farei giocare anche se stesse in rianimazione e gli dovessi staccare i tubi per un’oretta” – dal Vangelo secondo Maurizio Sarri. Le parole voleranno pure, ma quanto scritto resta, o meglio, ciò che si vede in campo è immodificabile: anche a mezzo servizio Marek Hamsik è l’anima della squadra, non solo del centrocampo. È lui il cuore pulsante di un Napoli che non muore e non demorde ma che anzi, seppur con una rete, domina la gara di Palermo con sapienza e con netta supremazia del terreno di gioco. Hamsik è Hamsik, quello vero, non l’ombra sbiadita delle ultime stagioni e per il tecnico, ma potrebbe estendersi il concetto a tutta la squadra, è fondamentale, una mens super omnia la cui presenza è sempre necessaria. Si, anche in rianimazione.
Una partita a mezzo servizio per ovvie ragioni ma una costante: contro il Palermo, vittima prediletta, punita per ben sette volte in sedici incontri, Hamsik non può mancare. Glielo chiede il mister, glielo chiedono i compagni, e lui ne è meravigliosamente consapevole: questa squadra, in ogni situazione, ha sempre bisogno di lui. Imprevedibilità, classe, ordine, qualità, tutte doti di cui in campo c’è sempre bisogno perché le partite si vincono segnando ma anche giocando di testa, forse soprattutto così. Lui lo sa, ed anche a Palermo non manca il suo apporto importante, in fase di possesso e non possesso, in avanti come in copertura: fino al cambio è il centro del gioco.
Era stato impeccabile contro il Chievo, non manca contro il Palermo e mette nel mirino il Genoa, domenica prossima alle diciotto. Stacanovista alla pari dei compagni, alla pari dei vari Callejon, Hysaj, Higuain. Titolarissimo per un motivo preciso, pedina a cui è impossibile rinunciare in ogni sfida, a prescindere da avversari e difficoltà del match. Quando si accende lui, non c’è difesa che possa reggere. Il Napoli ha inevitabilmente una marcia in più, il successo è quasi sempre garantito. Gran maestro dell’orchestra azzurra in questa annata pazzesca ed esaltante, condottiero nell’inseguimento alla rivale Juventus, capitano orgoglioso di una squadra che non molla di un centimetro e tiene il passo dei giganti da gigante. Hamsik è la bandiera, è il simbolo di questo Napoli. È luce.
Articolo modificato 14 Mar 2016 - 10:22