Diciassette partite senza subire gol ed è già record. Perché il Napoli aveva nella difesa il suo punto debole e con Sarri, magicamente, il reparto arretrato è diventato il maggior punto di forza degli azzurri. Ora, a nove giornate dalla fine, l’attenzione e la meticolosità dei difensori diventa fondamentale per ridurre, questa volta definitivamente, il gap con la Juventus (ad oggi comunque miglior difesa in Italia, n.d.r).
L’edizione odierna del Corriere dello Sport dedica un bel primo piano alla retroguardia azzurra, tornata impenetrabile a Palermo contro i rosanero di Walter Novellino: ultima volta con la rete inviolata contro il Carpi, poi dalla Juventus al Chievo ben sei gol incassati. A Palermo le cose sono tornate alla normalità, col Napoli che ha ingabbiato l’avversario concedendo solo due tiri in novanta minuti dominati.
Dodici volte in campionato, quattro in Europa League ed una in Coppa Italia: numeri spaventosi per un Napoli che, nella prima parte della stagione, in quindici gare, aveva subito solo tre gol. Finora, invece, ventinove giornate con ventitré reti subite e si può migliorare lo score della stagione 2012/2013, quando le reti subite furono trentasei. Un Napoli che viaggia su ritmi elevatissimi e che blinda la difesa, come se fosse un obbligo. Raul Albiol e compagni possono anche sopperire all’attacco, qualora mancasse la rete. Quando il gol non arriva, la partita si addormenta, la difesa si chiude, come le grandi squadre. Una difesa però da mantenere ben salda, soprattutto nelle ultime gare. Perché, a partire dalla sfida interna col Genoa, Reina e compagni non dovranno più far violare la loro rete.
Articolo modificato 16 Mar 2016 - 10:14