Al di là delle polemiche, evidenti quanto sterili per errori e torti arbitrali che continuano a condizionare il regolare svolgimento della Serie A, c’è un campionato che va avanti, quello che non riguarda la lotta scudetto e che ieri, alla luce del pareggio della Roma e della vittoria di rimonta del Napoli, ha emesso un verdetto alquanto decisivo a favore dei partenopei: battendo il Genoa grazie alla doppietta di Higuain, gli azzurri hanno quasi mandato agli archivi la lotta per il secondo posto, obiettivo principale alla vigilia di questo campionato, mai sbandierato ai quattro venti e che, trenta giornate dopo dall’inizio della stagione del rinascimento partenopeo sembra orami in cassaforte.
Passa quasi inosservato, perché la marcia del Napoli di Higuain non si ferma certo qui, ma è da sottolineare con vigore e con forza in quanto è rappresenta, assieme ai mille e più record che la compagine campana sta frantumando, un traguardo storico (l’ennesimo) dell’era De Laurentiis. Di fatto, complice anche i pareggi di Inter e Fiorentina, il Napoli ha ipotecato il ritorno in Champions League (più 12 sul quarto posto), da non festeggiare affatto, ad oggi, in quanto testa, animo e corpo devono a giusta ragione essere indirizzati in un’unica direzione: il sogno. Fantasie di rimonta sulla Juventus a parte, il Napoli a otto giornate dal termine della stagione ha messo una pietra quasi tombale sull’accesso diretto alla fase a gironi della prossima massima competizione per club e, come direbbe il Principe De Curtis, “scusat se è poco”: introiti, appeal, e tanto altro.
Otto giornate al termine del campionato, nelle quali continuare a dare battaglia nella lotta serrata per il primato, dando la caccia alla lepre bianconera sempre condottiera con tre lunghezze di distacco, senza farsi però assuefare dalla sindrome della pancia piena per il risultato minimo, ma prestigioso, ottenuto: la maturità, la voglia di dimostrare di non accontentarsi mai del singolo risultato e guardare al bottino pieno è finalmente caratteristica principale e fondante del Napoli che scende in campo ogni maledetta domenica. Alla ripresa del campionato il derby di Roma, con la Lazio ferita, potrebbe infliggere la stoccata definitiva alle velleità di rimonta capitoline, rendendo vano anche lo scontro diretto dell’Olimpico: oramai ci siamo, la musichetta tanto bramata, si riavvicina.
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Articolo modificato 22 Mar 2016 - 09:58