Ancora un’analisi, ancora una moviola che condanna l’operato dell’arbitro Rizzoli in Torino-Juventus. Anche la Gazzetta dello Sport riporta tutti gli errori del direttore di gara anche poco coadiuvato dai suoi assistenti, con un pizzico però di giustificazioni in più. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli: “Un derby sfuggito di mano a Nicola Rizzoli. Capita anche ai migliori. Sono quindi inutili, fuori luogo e pericolose eventuali dietrologie. Restano gli errori e una ripresa da dimenticare per la squadra arbitrale. Poco da dire sul primo tempo, infatti, dove il fischietto bolognese è molto attento e non risparmia i cartellini: ne mostra ben cinque, ma ci stanno tutti e soprattutto sembra mandare un messaggio chiaro alle due squadre: «Non ci saranno sconti per nessuno». A inizio ripresa, però, il metro di giudizio cambia e i giocatori se ne accorgono”.
RIGORE E POI… “Il Torino rientra subito in partita grazie a un giusto rigore: Alex Sandro affonda la scivolata su Bruno Peres, sfiora il pallone che però resta giocabile dal granata (è in velocità, può andare al cross) steso poi dall’avversario. Rizzoli indica il dischetto (forse dopo un consulto con l’addizionale Irrati), ma non estrae il secondo giallo per lo juventino. Ci stava: azione potenzialmente pericolosa ed entrata di Sandro non certo da educanda. In questa fase Bonucci protesta in modo vistoso: ammonito (era diffidato). La rabbia del Torino aumenta in modo considerevole al 13’ quando l’assistente Tonolini ferma Maxi Lopez per un fuorigioco inesistente (è in linea con Cuadrado): il successivo 2-2 è così cancellato ingiustamente”.
CARTELLINI AL RISPARMIO. “Ma la giornata negativa di Rizzoli si conclude con una gestione sbagliata dei cartellini. Risparmiato prima un giallo a Bonucci (sarebbe stato il secondo) per l’irregolarità a centrocampo su Maxi Lopez. Questa scelta porta poi l’arbitro a graziare Glik (già sanzionato nel primo tempo: anche lui era diffidato) autore di un fallo da ammonizione «senza se e senza ma» su Alex Sandro. Insomma, sia Bonucci, sia Glik restano in campo fino alla fine della partita, ma avrebbero dovuto uscire prima. Chi non finisce la gara è Khedira: sul 4-1 perde la testa in maniera incomprensibile insultando Rizzoli da un metro. Rosso diretto inevitabile. Per il resto, anche la Juve reclama un rigore per l’intervento di Gaston Silva su Cuadrado, ma il granata colpisce prima il pallone, spostandolo: ok far continuare. E’ regolare, infine, la posizione di Morata in occasione del poker bianconero”.