In una sola parola: meraviglioso! Il Napoli che annienta il Genoa nei secondi quarantacinque minuti è a dir poco immenso, inarrestabile, indomabile. Restano i primi quarantacinque minuti che lasciano, più che dubbi, tanto amaro in bocca. Sì, perché, nonostante il risultato parziale di fine primo tempo (ovvero 0-1) il Napoli produce comunque tanto e macina gioco. Di certo a Maurizio Sarri non avrà fatto piacere subire un’altra rete su palla persa. È un Napoli che può ancora crescere, dunque. Soprattutto in queste situazioni di “scarsa attenzione” che mettono a repentaglio il risultato e costringono gli azzurri a sforzi ulteriori (fisici e mentali) per rimettere in piedi la gara. Ma, al di là di ciò, resta comunque una prestazione solida, decisa, a tratti folle, ma che può rappresentare il sigillo di una identità ormai, oltre che raggiunta, consolidata nel tempo. Gli undici in campo sanno come, dove e quando smarcarsi per cercare le linee di passaggio. Sanno come combinare a due, tre, quattro calciatori. Il pallone viene mosso continuamente e con velocità. E se la terza rete te la costruiscono due “panchinari” (Gabbiadini assist, El Kaddouri goal) allora vuol dire che c’è tanto tanto tanto lavoro mentale e tattico del mister.
VANTAGGIO DEL GENOA – Così come con il Chievo, anche contro i rosso-blu arriva la rete dello svantaggio dopo pochi minuti e causata da una disattenzione nello smistamento del pallone. Il goal del Genoa, arrivato al 10′ con Rincon, nasce da una serie di errori, e non solo di impostazione:
PAREGGIO NAPOLI – Quarantacinque minuti passano senza che il Napoli riesca a trovare la via del goal. Serve la prodezza del genio, ovvero Gonzalo Higuain, che al 51′ mette in rete un assist perfetto di Hysaj. Ma il genio senza la squadra può fare molto poco. E, per fortuna, il ‘Pipita’ ha alle sue spalle una squadra forte nei singoli e ben strutturata da mister Sarri:
VANTAGGIO AZZURRO – Il Napoli aumenta in modo progressivo la pressione sul Genoa per cercare di portarsi in vantaggio. E lo fa al minuto 81′ ancora con Higuain con una perla delle sue. L’azione evidenzia subito l’atteggiamento propositivo degli azzurri che portano costantemente i due difensori centrali nella metà campo avversaria:
Quello che Koulibaly ti toglie, Koulibaly ti dà. È infatti grazie a un suo intervento in anticipo su Cerci che il Napoli riparte e ‘transa’ velocemente, senza consentire mai al Genoa di ripartire:
Il resto lo fa Gonzalo Higuain con una giocata spettacolare e un tiro da oscar:
LA RETE DEL 3-1 CHE CHIUDE LA GARA – Arriva, a cori e festeggiamenti già iniziati, anche il goal che chiude definitivamente la sfida. L’azione del goal la costruiscono due “riserve” (a patto che esistano nel Napoli) come Gabbiadini, che veste i panni dell’uomo-assist, ed El Kaddouri che finalizza. Evidenziamo innanzitutto le soluzioni di gioco a disposizione del possessore di palla (in questo caso Koulibaly). Il Napoli crea costantemente linee di passaggio con smarcamenti continui, in modo tale da non mettere mai in difficoltà chi gestisce la sfera, compresi i difensori centrali:
L’azione continua, con Jorginho che entra in possesso palla avendo avanti a sé una prateria infinita. Bravi poi Gabbiadini ed El Kaddouri a muoversi con i tempi giusti:
Nappo Salvatore
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Articolo modificato 21 Mar 2016 - 11:20