“AAA Cercasi il vero Pepe Reina“: è questo il cartello affisso dinanzi la porta del Napoli dopo la partita contro il Genoa. La vittoria sì è arrivata per gli azzurri ma l’approccio sbagliato del portiere spagnolo sul tiro di Rincon è palese, nascosto e messo in secondo, terzo piano solamente per merito di un vero fuoriclasse con la maglia numero 9 che sta facendo sognare e battere a mille i cuori di tutto l’ambiente partenopeo.
Non è sicuramente colpevole dello svantaggio momentaneo degli azzurri maturato da una serie di errori dei singoli ma sicuramente, da un leader di qualità e carattere come lo spagnolo ci si aspetta una risposta altisonante quando c’è da metterci i guantoni. Dalla rete di Simone Zaza allo Juventus Stadium nella testa del numero 25 azzurro sembra ci siano più timori reverenziali, più pressioni, insieme ad un pizzico in meno di garra che gli aveva permesso di compiere interventi prodigiosi come quello nell’ultimo secondo della gara d’andata contro l’Inter. Prima del gol subìto a Torino, dove la deviazione di Raul Albiol aveva in parte sminuito l’errore di piazzamento di Pepe, c’erano già stati alcuni sintomi di calo come le partita di Marassi contro la Sampdoria con la rete subita da Eder, colmando il gap però dal solito irrefrenabile entusiasmo.
Dopo lo scontro diretto con i bianconeri il Napoli ha continuato a subire gol con un Reina non sempre impeccabile quando chiamato in causa, sintomo che andava acuendosi anche in Spagna poco aiutato dai compagni di reparti anche contro il Villarreal. Rientrato in Italia l’errore è arrivato, coadiuvato con Chiriches, contro il Chievo Verona: tiro dalla distanza di Rigoni, piedi mal piantati da Reina sul terreno e conseguente scivolone che non gli permette di arrivare sul pallone. Ultimo, come anticipato, lo strafalcione di ieri pomeriggio sul gol del Genoa dove un tiro, seppur fortissimo ma centrale, è stato mal interpretato dallo spagnolo.
Nonostante il lieve calo, Pepe Reina resta un leader indiscusso ed uno dei protagonisti positivi del Napoli delle meraviglie: il suo animo da leader ed il carattere del trascinatore sono elementi fondamentali per questa fantastica stagione degli azzurri, le sue parole e le sue esultanze dopo una rete fanno scalpitare ed emozionare i tifosi. Però in questo finale di stagione bisogna che Pepe ritrovi anche i suoi portentosi mezzi tecnici e riprenda a salvare la squadra con i suoi guantoni quando i compagni di reparto falliscono.
Emanuele Catone
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