Il rumore è assordante, sconquassa le stanze della Serie A rompendone le pareti, arrivando fino ai confini di Spagna, Francia, Inghilterra e Germania. La veemenza, la fame, lo strapotere con il quale Gonzalo Higuain sta attaccando il campionato non può di certo passare inosservato agli occhi cinici e crudeli del mercato. E’ inevitabile. Così come fu per Edinson Cavani qualche anno fa, il Pipita sulle orme del Matador uruguagio (anzi, persino meglio), sta riscrivendo le pagine della storia azzurra in termini di realizzazioni. Gol a grappoli, ventinove in trenta gare giocate: impossibile che nessuno stia a guardare questo fenomeno dell’area di rigore che ogni domenica mette in bella mostra tutte le sue qualità. Napoli ci ha fatto già il callo, ma la storia si ripeterà a breve.
“E’ normale che i più importanti club europei, Manchester United e Bayern di Monaco su tutti, abbiamo messo gli occhi su di lui. E’ legato al Napoli fino al 2017, ma chi vuole ingaggiarlo può farlo anche prima sborsando il valore della clausola rescissoria: novantacinque milioni di euro. Una cifra esorbitante, ma non per le società cosiddette ricche”.
Questa l’analisi odierna del Corriere del Mezzogiorno: nuda e cruda. Perché è fisiologico che quando ci si trova di fronte ad un attaccante del genere, non c’è cifra che possa tener lontani sceicchi e miliardari che sono a capo delle squadre più blasonate d’Europa. L’assalto, così come quello del Pipita alla Serie A, sarà veemente ed insistente. I precedenti di certo non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi partenopei, perché la storia parla di pochi attimi nei quali la dirigenza del Real Madrid sborsò ben 100 milioni per acquistare Gareth Bale dal Tottenham. Motivo per il quale non è affatto da escludere che un domani, alla fine del campionato, tedeschi, inglesi e spagnoli (anche se Real e Barcellona sembrano apparentemente fuori da questa lotta) busseranno alla porta del Napoli.
De Laurentiis non potrà rispondere picche davanti ad un’offerta pari alla richiesta della clausola, a meno che non venga ritoccato antecedentemente il contratto del Pipita, modificando o cancellando quella cifra che seppur sproporzionata spaventa il popolo azzurro. A quel punto toccherà ad Higuain mettere le offerte sui due piatti della sua bilancia e valutare: da una parte il richiamo dei top club europei, con i loro faraonici ingaggi e quant’altro; dall’altra Napoli ed il Napoli (e già potrebbe bastare così), il sistema Sarri che ha contribuito alle fortune del centravanti di Brest, oltre ad un coro talmente viscerale che lo costringe volutamente a restare una decina di minuti oltre il triplice fischio finale cementificando il suo rapporto con la sua città. Una volta ipotecato il campionato, se ne riparlerà: che fai, Gonzalo?
Articolo modificato 22 Mar 2016 - 09:17