In occasione dell’Open Day dell’Università Europea di Roma è intervenuto per una lezione alquanto eccezionale il presidente della Lazio Claudio Lotito, che oltre ai temi della formazione universitaria e dell’ingresso futuro nel mondo del lavoro, si è poi soffermato su alcuni temi calcistici piuttosto scottanti. In primis, il rapporto tra le società e le tifoserie, esemplificato così dal patron biancoceleste. Questo quanto riportato da Repubblica: “I tifosi hanno avuto un forte peso interlocutorio con le società, facevano pressioni su chi doveva essere ceduto e acquistato. I club erano tenuti in scacco da loro. Ad esempio la Lazio per anni ha avuto il sostegno dei propri tifosi con sottoscrizione di capitali: famiglie che si sono rovinate producendo anche un’inversione di ruoli”.
Sempre restando in tema Lazio, riguardo la propria Curva, il presidente ha così continuato analizzando la questione delle squalifiche e delle ammende al proprio club ed alla propria tifoseria: “Su questo argomento è stata fatta molta strumentalizzazione. La curva dell’Olimpico è molto numerosa rispetto a quelle di altre città e merita una gestione diversa. Sono state fatte scelte legate esclusivamente alla tutela della sicurezza. La curva è il luogo di tutti coloro i quali vi vogliono accedere, non è patrimonio esclusivo di nessuno”.
Ed infine, la chiosa: “Se come società ci fossimo opposti, il prefetto avrebbe decretato la chiusura dello stadio. Non posso far altro che prenderne atto, perché ci sono stati dei comportamenti che sono stati sottoposti ad autorità giudiziaria. Sono scelte che magari non si condividono ma che bisogna comunque rispettare”.